Galleria Borromea e viabilità, in tilt va la testa degli amministratori

Ora che il centro commerciale è finalmente aperto e funzionante, che anche Peschiera Borromeo possiede la sua galleria dello shopping e che i cittadini potranno passare il loro tempo ad ammirare (e forse anche comprare) i prodotti dei negozi, i nodi vengono al pettine. Su questa struttura e su ciò che ha comportato - e comporterà in futuro - si spenderanno fiumi di parole per almeno un lustro, quindi sembrerebbe inutile avanzare l'ennesimo commento.

Forse il mutismo più assoluto, il silenzio-non assenso sarebbero la soluzione migliore per stendere il famoso e pietoso velo su quello che si sta consumando in via Liberazione in termini di viabilità. L'unica cosa da rimarcare, a costo di essere noiosi, è che a un politico o amministratore civico può essere concesso di non essere lungimirante. Non può essere tollerato però che sia talmente superficiale o incompetente da buttare nella mischia una bomba a orologeria senza averne programmato al dettaglio il meccanismo d'innesco. Ebbene sì, parliamo della precedente amministrazione Tabacchi, che avrà avuto meriti in altri ambiti, ma ha gestito i pezzi forti dell'urbanistica cittadina con la stessa perizia con cui Fantozzi e Filini organizzavano le battute di caccia della domenica. Intendiamoci: era il 2005, e ne è passata di acqua sotto i ponti. Ma fin dall'inizio era chiaro che un centro commerciale su una delle strade più trafficate d'Italia non sarebbe stato sostenibile senza le garanzie di una viabilità che tagliasse fuori la Paullese.

Sei anni dopo, con la struttura già operativa con le aperture straordinarie pre-natalizie, il risultato è imbarazzante, superiore persino al desiderio di dire qualcosa al riguardo. Del resto, commentare la non-viabilità della Galleria Borromea è incommentabile. 

Sicuro è che ora sarà un bel rimbalzarsi la patata bollente tra chi amministra e chi amministrava. Senza giocare alle percentuali di colpevolezza, è ovvio che la responsabilità di quanto sta accadendo è da ascrivere principalmente alla precedente Giunta, ma anche quella attuale non è scagionabile. Se non altro perché non è stata eletta l'altro ieri ma più di due anni e mezzo fa, quindi doveva fare rientrare la gestione dell'apertura della struttura tra le priorità urgentissime da portare avanti. Anche a costo di non aprire lo shopping center, certamente. Sarebbe bastato lo stesso coraggio dimostrato mesi fa col blocco della costruzione dell'insediamento residenziale di Bellaria. È ridicolo cercare ora di mettere una pezza tentando un dialogo col Comune di Mediglia per realizzare una strada alternativa, mentre gli automobilisti stanno già prendendo a pugni i parabrezza. 

In bocca al lupo, Galleria Borromea. Dopotutto, the 'shop' must go on.