La Lega Nord “fa bene” all’Italia

È stata la festa di tutti gli italiani, come dovrebbero essere sempre anche quelle del  25 aprile e del 2 giugno. Grazie a Bossi, nel linguaggio della Sinistra appaiono come di incanto le parole “unità, libertà e patria”. Grazie alla Lega Nord, un esimio esponente della Sinistra va a San Remo e il suo intervento sull’Inno di Mameli polverizza ogni record di ascolto. Grazie al Carroccio, alla Coop viene venduto a un euro un libro patinato sulla Costituzione. Cosa è successo? Quando c’è stata la svolta nazionalista e patriottica della Sinistra? Loro che ai congressi del PC non volevano suonare l’Inno di Mameli – D’Alema dichiarò che era una usanza superata; proprio loro che solidarizzavano con i giocatori della nazionale in Corea, quando l’opinione pubblica li criticava perché non cantavano l’Inno; loro che nel Dopoguerra tramavano con l’Unione Sovietica contro il Governo; loro che sarebbero emigrati volentieri a Cuba o in Russia per la Rivoluzione comunista; loro che hanno bruciato centinaia di bandiere tricolore nel corso delle varie manifestazioni di piazza, il più delle volte culminate con l’aggressione ai simboli dello Stato, come gli agenti di Polizia; loro che cantano e scrivono 1, 10, 100, 1000 Nassiryia; loro che avrebbero volentieri allungato il muro di Berlino fino a porta Ticinese; loro che, in barba alla sovranità popolare, manderebbero a casa il Governo con le sole ragioni della violenza; proprio quelli che da sempre gettano fango a chi non la pensa come loro; chi avrebbe mai pensato che, grazie alla Lega, sarebbero diventati talmente nazionalisti da scrivere a nove colonne sull’Unità “Riprendiamoci la bandiera”? È l’ennesimo imbarazzante trasformismo di una classe politica vuota, e superata, che usa la demagogia come propaganda, e che ritrova l’unità dei suoi rappresentanti solo quando ha qualcuno da demonizzare.  Dopo Berlusconi; ora tocca alla Lega Nord, che mette  in discussione la scelta centralistica di Mazzini in favore di quella federalista di Cattaneo. Grazie alla Lega Nord, che ha praticamente obbligato il PD alla svolta nazionalistica, la giornata del 17 marzo 2011 passerà alla storia come la prima vera festa nazionale di tutti gli italiani; ora, un compito arduo aspetta noi tutti, ricordare alla Sinistra che l’Italia nacque 150 anni fa, e non oggi.  Alla faccia della Lega!

 

Giulio Carnevale