Meteoropatici: i pro e i contro della primavera

Il colonnello Mario Giuliacci spiega ai lettori di 7giorni perchè la primavera può diventare una stagione detestabile per i metereopatici e chi soffre di allergie



"I primi tepori primaverili di questi giorni ci ricordano che è ormai un dato di fatto l’arrivo della stagione più odiata da chi è sensibile ai mutamenti del tempo.
E questi individui hanno ben ragione a lamentarsi.
Ecco infatti il lungo cahiers di doléances: anzitutto lo stress psicofisico, scatenato dai proverbiali e repentini cambiamenti di umore del tempo in questa stagione. Il passaggio dal clima invernale a quello primaverile non avviene quasi mai in maniera graduale quanto, piuttosto,  attraverso bruschi strappi da un giorno all’altro o, addirittura, nell’ambito della medesima giornata, e scanditi da cambiamenti repentini soprattutto per quanto riguarda la temperatura e la pressione dell’aria. È naturale aspettarsi che l’organismo, nell’affannosa rincorsa per adattarsi e inseguire i ritmi molto veloci di mutamento di umore del tempo, venga sottoposto ad un forte stress psicofisico.

Ed ecco allora tutta una serie di piccoli disturbi psichici come nervosismo, insonnia e depressione fino a sconfinare, talvolta, in malesseri psicosomatici come ulcere gastriche, gastriti duodenali e “mal di pancia” (coliti spastiche o colon irritabile). L’incessante altalenare, da un giorno all’altro, della temperatura, dell’umidità e della pressione dell’aria, si ripercuote anche sulla nostra pressione sanguigna la quale in genere diviene mutevole ed instabile come il tempo oppure nella riacutizzazione dei dolori muscolari nelle donne (le fibromialgie).

Ma il mal di primavera per molti invece è frutto dell’incapacità del proprio orologio biologico di sincronizzarsi, giorno dopo giorno, con il rapidissimo aumento della luminosità all’allungamento altrettanto rapido delle ore con luce; questo è il motivo per cui molti, specie nel mese di marzo, si sentono perennemente stanchi e al mattino fanno una fatica enorme a buttarsi giù dal letto.
Per di più, in marzo scatta anche l’ora legale e il nostro orologio biologico ha un motivo in più per non riuscire ad adeguarsi ad un nuovo fuso orario, ed ha bisogno di molti giorni per “riprogrammare tutte le sveglie”: l’ora dei pasti, quella del sonno, quella della resa fisica e intellettuale.
A rincarare poi la dose, in primavera ci pensano le allergie da pollini, una sindrome che nell’ultimo decennio ha subito un vero e proprio boom, alle quali si aggiunge il crescente inquinamento atmosferico."