Nebbia e foschia non sono la stessa cosa!

La stagione autunnale sta entrando nel vivo e, con i primi freddi notturni, la visibilità dell’aria risulta spesso piuttosto scarsa; ma, immancabilmente, c’è chi scambia la nebbia con la foschia. Chiariamo allora un po’ le idee sull’argomento.

La nebbia e la foschia sono fenomeni che riducono la visibilità dell’aria per la presenza nell’atmosfera prossima al suolo di minutissime goccioline di acqua (non più grandi di 5-10 millesimi di millimetro). Nel gergo comune, ma anche nei mass-media, i due fenomeni vengono spesso confusi e trattati alla stessa stregua. 
In realtà, secondo la definizione internazionale, per foschia si intende una riduzione della visibilità, ad opera delle goccioline d’acqua in sospensione nell’atmosfera, a valori tra 1 e 10 km. In una “densa foschia”  le goccioline sono così numerose da ridurre la visibilità a valori di 1-2 km.
Quando invece, per effetto delle goccioline, la visibilità viene ridotta a valori inferiori ad 1 km, allora si è in presenza di nebbia. La foschia, come si può arguire, ha scarsa rilevanza pratica per le normali attività umane, tranne l’aviazione. Questo è il motivo per cui i meteorologi in genere evitano di parlare di foschia nei propri notiziari TV, onde non ingenerare confusione tra i due fenomeni.