Il voto non è un mandato al buio, è lecito chiedere coerenza e trasparenza a chi avete sostenuto

Andare in consiglio comunale o vedere lo streaming video, permette a tutti di acquisire quella consapevolezza necessaria e funzionale a fermare gli inganni e le false promesse

Giulio Carnevale

Giulio Carnevale Giulio Carnevale

Peschiera Borromeo - Giovedì in Consiglio Comunale, sarà discussa la mozione di sfiducia al governo di Luca Zambon. L’atto presentato da otto consiglieri di minoranza era stato inizialmente promosso dall’ex Sindaco Antonio Falletta, che poi di fatto non ha sottoscritto la mozione senza dare mai una seria spiegazione. I Consiglieri comunali sono chiamati a votare un atto che dovrebbe sfiduciare l’operato del Sindaco ma non è proprio così. È cosa nota e risaputa, denunciata da più fonti, che al comando della città non ci sia Luca Zambon ma bensì il suo consulente all’urbanistica, insieme alle persone del suo cerchio magico, piazzate nei punti chiave. La questione che è in discussione è l’andamento democratico e la trasparenza che una Amministrazione dovrebbe avere nel suo Dna. Questa Amministrazione telecomandata  a distanza, non è in grado di essere autorevole e credibile in nessun campo, ogni atto urbanistico è coperto dal silenzio religioso dei suoi artefici, le decisioni importanti non sono prese da chi è stato eletto, o nominato per svolgere un determinato compito ma dall'eminenza grigia, che  aleggia sul municipio. La sua presenza inusuale è stata denunciata più volte da numerosi protagonisti della politica amministrativa, ma di fatto “egli” continua ad operare senza nessun incarico ufficiale (a pagina 7 la lunga lista degli episodi anomali denunciati da 7giorni in questi 15 mesi di Amministrazione Zambon). A Peschiera Borromeo nonostante l’evidenza, ci sono ancora Consiglieri comunali che non si sono accorti, o non si vogliono accorgere che a governare la città oggi c’è un gruppo di potere che schiaccia l’occhio agli speculatori edilizi e calpesta ogni più elementare criterio di buona amministrazione, piegando leggi, regolamenti ai propri scopi. Tutto questo succede mentre ignari cittadini sono indaffarati a correre dietro ai propri guai, che con questa congiuntura economica non sono pochi. Tutto questo, però si può fermare, nonostante i manifesti comunali di convocazione al Consiglio comunale non siano stati appesi in città come di consueto, basta partecipare. Andare in consiglio comunale o vedere lo streaming video, permette a tutti di  acquisire quella consapevolezza necessaria e funzionale a fermare gli inganni e le false promesse. Il voto non è un mandato al buio, è lecito chiedere conto dell’operato al Consigliere comunale che avete sostenuto, di destra o sinistra che sia, deve  rispettare il mandato elettorale, e se non ci sono le condizioni, meglio che la parola torni agli elettori.