Peschiera, Molinari, quando la questione di metodo diventa un miraggio, quando il dialogo diventa monologo

Commissione migranti e Consiglio comunale ignorati nella loro funzione; la relazione sui primi 100 giorni più propaganda che fatti

Caterina Molinari, neo sindaco di Peschiera Borromeo

Caterina Molinari, neo sindaco di Peschiera Borromeo

«Non viviamo di solo metodo. Vorremmo qualificarci per un nuovo rapporto con la Comunità, che in parte è fatto anche di metodo, ma fortemente di dialogo interpersonale, di presenza sul territorio, di strumenti efficaci di comunicazione».
Questo è scritto sul programma Amministrativo di Caterina Molinari. Gli ex Assessori della giunta Zambon a capo della coalizione delle liste civiche che hanno vinto le elezioni di giugno di quest’anno,  hanno sempre contestato  i metodi usati da Luca Zambon per amministrare la città, ritenuti non inclusivi; accusandolo di non condividere le questioni importanti e di decidere in autonomia nelle segrete stanze del palazzo comunale il futuro della città, relazionandosi con un Consulente senza titolo invece che con loro. Quello che sta succedendo oggi a distanza di 5 mesi scarsi dall’insediamento disegna uno scenario ancor peggiore di quello da loro contestato all’amministrazione Zambon. Con l’aggravante che oggi sopra Peschiera Borromeo grava una spada di Damocle: il centro profughi voluto dal Prefetto nella ex Caserma di Bellaria, che rischia di cambiare per sempre il profilo della città. La gestione di questa emergenza è partita male e sta finendo peggio. Caterina Molinari non ha portato a termine nessuna delibera di Consiglio Comunale che testimoniasse il netto No bipartizan  al mega centro di accoglienza  paventato dalla Prefettura; non ha organizzato nessun Consiglio comunale aperto sulla questione;  non è stata in grado di insediare una Commissione Consiliare autonoma e pubblica che rappresentasse l’intero Consiglio Comunale; la  Commissione migranti zoppa istituita con una mozione all’interno della conferenza dei capogruppo “non pubblica”  è un organismo inutile dato che Caterina Molinari non riferisce alla stessa ma preferisce divulgare le notizie prima alla stampa; non riferisce le notizie neanche in Consiglio comunale, infatti la notizia sull’assenza di amianto nella ex caserma è uscita su un periodico locale all’indomani del Consiglio Comunale, con le sue dichiarazioni, umiliando anche i Consiglieri eletti dai cittadini e tutto il pubblico presente, ritenuti non degni di conoscere la notizia che spiana di fatto la strada al Prefetto per portare a termine il suo progetto; non riferisce in aula Consiliare per tempo, neanche il taglio del terzo turno della Polizia locale; non comunica tempestivamente in Consiglio Comunale neanche una notizia preoccupante come quella della chiusura dei poliambulatori medici e soprattutto non si attiva neanche per porci rimedio.
Questo per le questioni di “metodo” tanto care ai fuoriusciti del PD che ormai sembrano un miraggio riflesso dalla campagna elettorale .  Il trionfo del metodo del sindaco di Peschiera Borromeo Caterina Molinari è avvenuto nella presentazione dei primi 100 giorni dove per rendere conto delle promesse elettorali,  si è arrivato a dare per risolte problematiche ancora tutt’ora irrisolte, provvedimenti non ancora approvati, in pratica un monologo di proclami e buone intenzioni,  ma nel merito delle questioni importanti, poco e niente. 
Giulio Carnevale