Peschiera, senza senso le dimissioni dei 9 consiglieri comunali, si era aperta la fase del confronto

La democrazia mette a disposizione degli eletti vari strumenti per adempiere al mandato ricevuto dagli elettori, certamente quello utilizzato è quello che meno rispetta i cittadini, perché quest’ultimi avrebbero avuto il diritto di conoscere le varie posizioni in Consiglio Comunale. Il senso della democrazia o c’è l’hai o non c’è l’hai, ai lettori e ai cittadini trarre le conclusioni.

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Non mi piace scrivere di politica locale, ma oggi mi corre l’obliquo di affrontare il tema delle dimissioni di 9 consiglieri comunali con la conseguente caduta del sindaco e la presenza del commissario prefettizio che gestirà per 6 mesi l’ordinaria amministrazione. Questo fatto avviene dopo il consiglio comunale dei ragazzi, dopo la posa del sassone richiesto dai cittadini di Mezzate, dopo aver vinto due bandi regionali, dopo la presentazione del recupero delle cascine. Proprio questo progetto, presentato in aula consigliare il 1 Dicembre, evidenzia la visione, nel recupero e nel rispetto della nostra storia, di quest’amministrazione. Non era mai successo a Peschiera Borromeo che si recuperassero le cascine, in questo caso la Giberta, il Vecchio Mulino, e la cascina Deserta, nel rispetto dell’architettura agreste esistente. La cascina Deserta merita una citazione a parte, in quanto è stata oggetto di sequestro per abuso edilizio nel 2000 e il precedente proprietario è stato al centro di discutibili e complesse vicende per quanto riguarda la legalità, quindi non solo si recuperava senza che ci fossero appartamenti, ma si recuperava con spazi a disposizione dell’amministrazione dandone un alto valore simbolico proprio sul versante della legalità. Io che in amministrazione sono stato uno dei più critici ma, nel contempo, ha cercato di portare la politica al centro della discussione avevo contribuito a trovare un accordo con il Sindaco che apriva a tutte le mie richieste e parte di quelle degli altri elementi critici: modifica dell’assetto di giunta, condivisione dei contenuti delle delibere più importanti, delega all'urbanistica ceduta dal Sindaco ad un assessore che garantisse tutti. Peccato che dopo aver invitato alla discussione il Presidente del Consiglio e i membri di Peschiera Riparte, questi hanno deciso di non aprire al confronto e alla discussione. Ritengo che una delle attitudini fondamentali per un politico, anche di uno parzialmente prestato alla politica, sia quello di avere capacità di confronto e di discussione in modo da trovare soluzioni ai bisogni della cittadinanza. Paradossale è l’atteggiamento del consigliere più veloce della storia di Peschiera Borromeo (4 giorni) che senza aver voluto capire se ci fossero le condizioni di trasparenza, discussione e sintesi all'interno della coalizione di governo nell'interesse dei cittadini, soprattutto di quelli della sua Frazione di Linate, ha deciso di dimettersi. La democrazia mette a disposizione degli eletti vari strumenti per adempiere al mandato ricevuto dagli elettori, certamente quello utilizzato è quello che meno rispetta i cittadini, perché quest’ultimi avrebbero avuto il diritto di conoscere le varie posizioni in Consiglio Comunale. Il senso della democrazia o c’è l’hai o non c’è l’hai, ai lettori e ai cittadini trarre le conclusioni. Ci troveremo di fronte, nei prossimi mesi, una campagna elettorale pesante ma questa è l’eredità che ci hanno lasciato i 9 consiglieri dimissionari. Chi ne subirà le conseguenze saranno i cittadini di Peschiera Borromeo che dovranno aspettare l’insediamento della prossima giunta a luglio 2016 per cominciare ad avere risposte alle proprie istanze.


“La politica dovrebbe rappresentare interessi, interpretare ideali, colmare il divario tra sogno e realtà; non può essere fatta solo sottolineando i vizi del proprio avversario.” - Giovanni Floris