Tutti felici per l’attentato all’Autovelox, cosa succede agli italiani?

Ci sono lavoratori che dopo due mesi si sono trovati oltre 40 multe da pagare per oltre seimila euro

Giulio Carnevale

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Diciamo la verità

Diciamo la verità. Quante volte è capitato a noi automobilisti di andare su tutte le furie e immaginare l’esplosione dell’Autovelox che ci ha appena castigato? Ancora di più quando lo scarto con il limite è  di poche unità.  Quello che in molti di noi è solo un remoto pensiero che si attenua sempre più con il passare del momento d’ira, per qualcuno è reale. Quello che è successo nella notte fra domenica e lunedì, al rilevatore di velocità installato nella galleria della Paullese all’altezza di Vigliano di Mediglia, è sicuramente inusuale e apre nuovi scenari, fino ad ora visti solo nei film di Hollywood. L’atto di vandalismo che ha fatto esplodere l’Autovelox, è da condannare senza se e senza ma.  Troppi sono gli incidenti dovuti ad incoscienti che non rispettano i limiti di velocità. Quello che è più inquietante, è la rivendicazione di un fantomatico comitato di automobilisti infuriati. Sulla rete, questa notizia  è stata accolta con grande soddisfazione dagli utenti della strada. Qual è la molla che fa scattare questo inusuale rigurgito di maleducazione civile? È la percezione che il cittadino medio ha dello stato delle istituzioni,  e della cosa pubblica. Visti sempre di più come nemici da combattere piuttosto che come pilastri del nostro ordinamento democratico. È una crisi stessa del nostro modello di società, messo a dura prova ogni giorno da una classe politica che è piegata a difendere i propri privilegi invece che rappresentare le esigenze dei cittadini. Dove non c’è giustizia, non c’è equità sociale. Gli italiani si allontanano sempre di più dal concetto stesso che racchiude l’attività “politica”, che dovrebbe permettere ai cittadini di autogovernarsi. In un paese dove  il Capo del Governo è stato nominato e non eletto, e guida una maggioranza parlamentare eletta per svolgere un programma differente, da quello che sta perseguendo, non si può poi chiedere coerenza solo a quei automobilisti che hanno espresso soddisfazione per l’esplosione dell’Autovelox.  La coerenza è una virtù ormai rara. La rabbia degli automobilisti pendolari, sta nel fatto, che chi percorre spesso quella strada e non rispetta il limite, si accorge del limite vigente, solo dopo la notifica di pile di multe.  Ci sono lavoratori che dopo due mesi si sono trovati oltre 40 multe da pagare per oltre seimila euro.  La sanzione è vista in questo caso come un oneroso tributo e non come monito alla sicurezza stradale. Questo modo di rapportarsi con gli utenti della strada, con i contribuenti e con i cittadini, non predisponendo le giuste segnalazioni per mettere in guardia gli autisti in transito da quel sottopassaggio, viene percepito come l’ennesima furbata, di un sistema che non parla schiettamente e con sincerità ai suoi cittadini; ne sulla strada ne a Montecitorio.
Giulio Carnevale

3 commenti

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3 multe a distanza di due settimane, a conoscenza del limite di 90km/h.Attenta al limite. Una notificata con 92 km/h , una 94 e una 91. Vedete voi....se non mi sono girate... | martedì 20 ottobre 2015 12:00 Rispondi
Luca :
Viviamo in uno Stato che va oltre i limiti della corruzione. Non avete idea di quanta gente c'è che di fronte ad un autovelox tarato a 70, guida a 40 "perchè non si sa mai". Lo Stato si sta ritirando da tutti i fronti: territorio, sanità, strade, servizi, scuole, sicurezza, in pratica è un indigente buono solo a piazzare tasse insostenibili varcando il limite della capacità contributiva di un cittadino medio. Ci si meraviglia che sia visto come un nemico? Le leggi vanno rispettate, ma 50 all'ora sono gli stessi del dopoguerra, quando girava la Topolino amaranto. Solidarietà a chi fa saltare questi bidoni immondi!! | martedì 20 ottobre 2015 12:00 Rispondi
Claudio :
cari signori, anche io faccio tutti i giorni quel tratto di strada e allo stesso modo sono stato immortalato 2 volte dall'autovelox, però dire che l'autovelox non è ben segnalato mi sembra un po' azzardato visto che i cartelli sono ben presenti e visibili. Premesso che per me il limite di 90 km/h è basso e per il tipo di strada avrei optato per i più congrui 110 km/h, rimango dell'opinione che per giustificare certi comportamenti ce ne vuole... magari servirebbero più educazione stradale (io vedo troppo spesso persone con il cellulare alla guida o persone che fanno della corsia più a sinistra la corsia di stazionamento fisso) e meno distrazione e fretta alla guida! | martedì 20 ottobre 2015 12:00 Rispondi