Ciao Mike! Con te se ne va un pezzo di storia d’Italia

Durante la seconda guerra mondiale, abbandonò gli studi e, grazie alla sua conoscenza dell’inglese, fu impiegato come staffetta per le comunicazioni tra Alleati e gruppi partigiani. Fu catturato dalla Gestapo e messo al muro per essere fucilato, ma si salvò perché fu perquisito e gli agenti tedeschi gli trovarono i documenti americani. Allora essi lo portarono nel carcere di San Vittore a Milano, dove fu detenuto per 7 mesi, per poi venire deportato dapprima nel campo di transito di Bolzano (dove fu testimone delle atrocità commesse da Michael Seifert, alias “Misha”), poi nel campo di concentramento austriaco di Mauthausen. Fu liberato prima della fine del conflitto grazie ad uno scambio di prigionieri di guerra tra Stati Uniti e Germania.
Tornò a New York, e dal 1946 lavorò presso la sede radiofonica del quotidiano Il progresso italo-americano. Con Corrado era il presentatore più popolare in Italia, ove, nel 1953, si trasferì per contribuire alla nascita della televisione. E, seppure Corrado apparve prima nelle trasmissioni sperimentali TV, dalla Triennale di Milano, fu Bongiorno a presentare la prima trasmissione in onda dalla TV di Stato italiana (RAI), cioè Arrivi e partenze.
Nel 1955/56 presentò alla radio il programma a quiz Il motivo in maschera, con l’orchestra diretta da Lelio Luttazzi. Sulla stessa falsariga, tra il 1967 e il 1970, Mike Bongiorno condurrà la trasmissione radiofonica pre-serale Ferma la musica!, con il complesso diretto inizialmente da Gorni Kramer e poi da Sauro Sili.
Nel 1955 Bongiorno recitò nel film Il prezzo della gloria e in alcuni fotoromanzi, e subito dopo lanciò il primo quiz della televisione italiana, Lascia o raddoppia? (versione italiana del quiz americano The 64.000 $ Question), contribuendo a far entrare il nuovo mass media nella cultura popolare di una nazione che, all’indomani della seconda guerra mondiale, stava subendo forti e radicali cambiamenti.
Agli inizi degli anni sessanta Umberto Eco gli dedica il celeberrimo saggio Fenomenologia di Mike Bongiorno, nella quale la tecnica comunicativa del conduttore viene analizzata dal noto scrittore in maniera accademica.
Nel 1960 egli intraprende la conduzione del programma di successo Campanile sera, prosegue la sua carriera nel 1963 con la seguitissima trasmissione La fiera dei sogni e nel 1966 con Giochi in famiglia. A partire dal 1963, ha condotto ben undici edizioni del Festival di Sanremo, l’ultima nel 1997 con Valeria Marini e Piero Chiambretti. Atri quiz di grande successo dell’epoca Rai furono invece Rischiatutto, del 1970 e Scommettiamo?, del 1976.
Fu uno dei primi grandi conduttori a lavorare con le televisioni private e contribuì, con l’imprenditore Silvio Berlusconi, alla nascita della televisione commerciale (da sempre monopolio statale).Già nel 1979 condusse, su Telemilano (quella che poi sarebbe divenuta Canale 5), prima Milaninter club (una rassegna sportiva in onda dal 1978 al 1979), poi la trasmissione I sogni nel cassetto. L’ultima trasmissione in Rai fu Flash (1980/1982), dopodiché passò definitivamente al nuovo gruppo Mediaset per condurre trasmissioni che gli furono particolarmente congeniali: i telequiz.
Dal 1989 al 2003 ha condotto La ruota della fortuna. Nel 1993-1994 conduce Festival italiano su Canale 5. Dal 1990 ha condotto Bravo Bravissimo e dal 1994 Viva Napoli. Nell’estate del 1999 e del 2000 ha condotto Momenti di gloria, trasmissione in cui cantanti non professionisti potevano incarnare il proprio cantante preferito. Nelle ultime stagioni televisive Bongiorno si è dedicato alla conduzione di due quiz su Retequattro: Genius, un format televisivo dedicato ai ragazzi, e Il migliore.
È stato testimonial di alcune campagne pubblicitarie tra cui L’olio Cuore (insieme al figlio Leonardo) e Wind Infostrada insieme a Fiorello. Nel settembre 2007 è tornato in RAI per la conduzione della 68° edizione di Miss Italia su Rai Uno insieme a Loretta Goggi. Il 26 marzo 2009 viene comunicato che Mike Bongiorno ha firmato un contratto con SKY, grazie al quale avrebbe condotto sul canale 109 SKY Uno 12 puntate del famoso quiz Rischiatutto, ribattezzato per l’occasione RiSKYtutto. La notte fra il 7 e l’8 settembre 2009, muore all’età di 85 anni, colto da un infarto mentre si trovava nella sua residenza di Montecarlo.