Silvia Arrigoni

Città natale: Milano
Età: 21 anni
Stato civile: nubile
Figli: in futuro, lo spero
Titolo accademico: diplomata al Liceo Linguistico, laureanda in Lettere Moderne
Mansioni: collaboratrice di 7giorni
Citazione preferita: Quae nocent docent (Le cose che fanno male insegnano)
Squadra del cuore: Milan
Hobby: cucina, ascoltare musica, seguire lo sport, leggere, pensare
Da bambina volevo fare: la veterinaria

 

La mia esperienza a 7giorni: Non posso vantare che un'esperienza di appena tre mesi all'interno della redazione; la mia collaborazione, in più, non è assidua, poiché devo dedicare il mio tempo anche all'università e al lavoro part-time, in un'agenzia di scommesse. Ho deciso di cominciare a lavorare per 7giorni perché, tra le innumerevoli strade che stimolano la mia curiosità e che vorrei intraprendere, il giornalismo è una di queste. Ho voluto, quindi, rendermi conto di cosa fosse realmente, perché ritengo che qualsiasi cosa, dall'esterno, ci consenta soltanto una visione limitata dei suoi aspetti, negativi o positivi che siano. Alla luce di quanto fino a ora ho fatto, posso confermare sicuramente che per me scrivere non è un lavoro, ma una passione. Per quanto riguarda la "caccia" di notizie, dovrò sicuramente impratichirmi, per riuscire ad avere l'occhio del giornalista, e non nascondo la fatica iniziale. Fatica che non mi fa di certo desistere, ma anzi, mi sprona a fare sempre meglio. Entrando in redazione per la prima volta, la scintilla che è scattata in me è stata la sensazione di avere qualcosa da imparare da tutte le persone da cui ero circondata. E, a oggi, nonostante la conoscenza relativa, posso dire di avere avuto un ottimo sesto senso.
Cosa mi auguro per il 2011: Il mio primo pensiero è già diretto alla fine dell'anno: a dicembre, infatti, conto di laurearmi. Spero di avere sempre la forza di affrontare gli impegni e le difficoltà. Di trovare sempre il coraggio di non abbattermi di fronte alle delusioni, la lucidità per imparare da esse e la voglia di offrire agli altri il meglio di me, sempre e comunque. E spero che questa riflessione diventi un po' di tutti, che si dimentichino la vendetta, il rancore, le prevaricazioni, i soprusi. Perché l'aridità danneggia soprattutto chi la ha dentro.