Ennesimo studio di fattibilità per TPL (Trasporto Pubblico Locale) asse Paullese

Un lettore scrive a 7giorni: «Restano solo due ipotesi possibili e veramente utili, il prolungamento della MM3 o la costruzione di una nuova linea ferroviaria fino a Crema»

La provinciale Paullese

La provinciale Paullese

Scopro solo oggi che più un sei mesi fa è stato deciso di finanziare l'ennesimo studio di fattibilità per trovare una soluzione all'annosa e carente situazione di trasporto pubblico lungo l'asse della ex SS 415 Paullese. Un importo di quasi 300.000,00 euro, suddiviso tra comune di Milano, Regione e Comuni interessati, per stabilire se e quale sistema di trasporto è più utile realizzare per consentire, sarebbe ora, un sistema di trasporto più agevole e dignitoso che consenta ai cittadini che vivono lungo la suddetta statale di raggiungere il centro Metropolitano di Milano.
Non sto qui a ribadire il perché la realizzazione di una linea BRT (bus rapid transit), metrotranvia leggera e/o potenziare l'attuale sistema su gomma siano scelte assolutamente inadeguate e sostanzialmente un insulto all'intelligenza umana. Mi viene in mente la quantità di denaro già speso per la progettazione completa del prolungamento della M3 fino a Paullo, progetto bocciato dal CIPE in quanto ritenuto ridondante per i volumi di passeggeri che utilizzerebbero la metro, peccato che le valutazioni si erano basate su dati vetusti e non aggiornati, negli anni tra l'inizio della progettazione e la sua valutazione finale la popolazione lungo il percorso della futura metropolitana era aumentato e anche notevolmente, però nonostante fosse stato fatto presente si son ben guardati di fare un minimo sforzo per rivalutare la questione. Pensare che alla fine non si voleva far partire questo progetto per deviare i fondi disponibili per altre opere utili a qualcos'altro non è un lavoro di fantasia, purtroppo la realtà ha dato le prove del misfatto.
Restano solo due ipotesi possibili e veramente utili, ovvero il prolungamento della MM3 o la costruzione di una nuova linea ferroviaria fino a Crema, ipotesi da me avanzata in un mio precedente intervento. Le due cose possono anche coesistere, infatti le attuali tecnologie costruttive permettono di mettere sui binari dei mezzi che possono circolare sia su una linea ferroviaria, opportunamente attrezzati con i sistemi di sicurezza e marcia ad essa compatibili, e sia su una linea metropolitana, ovviamente con tutti gli accorgimenti dovuti. Sono opere già realizzate ed in esercizio in paesi del Nord-Europa e in funzione da svariati anni con massima soddisfazione delle amministrazioni e dei cittadini.
Nulla vieta che la M3 prosegua secondo progettazione sotto le aree urbane di San Donato e Peschiera Borromeo, e subito dopo salga in superficie e si innesti in una nuova linea ferroviaria Rogoredo - Crema. In tal modo si potrebbero soddisfare le esigenze di trasporto dei cittadini dell'area Metropolitana Milanese che vivono lungo la Paullese, ed anche le richieste di trasporto celere tra la provincia di Cremona e la città di Milano.
Qualcuno starà già pensando che si vuole costruire l'ennesima opera che rappresenta anzitutto uno spreco, io invece penso che costruire linee su ferro è l'unica vera risposta risolutiva alla querelle sull'inquinamento dell'aria e all'intasamento delle strade urbane ed extraurbane. In realtà bisognerebbe costruire tante linee nuove quante ne necessitano per rispondere a tutte richieste di TPL che gravitano nell'area metropolitana milanese ed anche oltre, e solo dopo aver dato ai cittadini una seria e valida alternativa all'uso dell'auto privata si possono mettere in campo disincentivi per l'uso della stessa e non il contrario.
Infatti ritengo assurdo che il comune di Milano abbia deciso di programmare la chiusura all'ingresso delle auto diesel in città senza prima non aver dato un valida alternativa di trasporto, vada per le auto euro 1 – 2  e 3, ma non ci sono prove valide e scientifiche che le auto diesel euro 4 e 5, figuriamoci le euro 6, siano veramente nocive e contribuiscano esse da sole al peggioramento della qualità dell'aria. Ritengo quanto sostenuto da certi politicastri, ignoranti e/o interessati esclusivamente al loro borsino elettorale, un vero e proprio abuso nei confronti di coloro che non hanno la possibilità di cambiare la propria auto e non hanno alcuna alternativa di trasporto diverso dall'uso della stessa. Insomma, il solito favore a quella parte di elettori composto da una élite che oltre a potersi permettere di entrare ed uscire dal centro città senza alcun problema di costo, magari si è già dotata di un'auto elettrica, nonostante costino care ma chi può permetterselo non si fa problemi ma spinge per far si che tutti gli altri peones vengano tenuti fuori dai piedi.
Quindi il contributo del Comune di Milano al costo di questo fantomatico studio di fattibilità è il minimo che esso possa fare, sarebbe anche utile che i vari Sindaci dei paesi interessati mettessero da parte le rivalità politiche e si aggregassero per trovare una “vera” soluzione alla questione del trasporto pubblico lungo la Paullese, i cittadini se lo meritano non fosse altro per l'enorme pazienza che hanno avuto fino ad oggi, pazienza che prima o poi finirà.

Cesare A.