«Le cicogne bianche “viaggiano” sulla Tangenziale Esterna»: le considerazioni di un cittadino

Un nostro lettore ha scritto alla redazione di 7giorni, esponendo alcune osservazioni in merito alla presenza dei volatili lungo la Tangenziale Esterna

Gentili Signori,
ho letto sull’edizione di 7giorni del 31 gennaio, a pag. 11, l’articolo dal titolo «Le cicogne bianche “viaggiano” sulla Tangenziale Est Esterna» e vorrei esporre a Voi qualche considerazione.
Le cicogne vivono regolarmente, senza emigrare, in questo territorio da almeno 15 anni, evidentemente hanno trovato nell’ambiente prossimo al canale Muzza e al fiume Adda il loro luogo ideale. Il comune di Merlino, confinante con quello di Comazzo e vicinissimo alla località citata nell’articolo, da anni ha esposto all’inizio del centro abitato, insieme al cartello stradale con il nome del paese, anche un cartello bianco con la scritta “Le cicogne nidificano qui” e una fotografia che fa vedere questo volatile sulla cima del campanile della chiesa parrocchiale.
Ora associare l’esistenza delle cicogne alla Teem mi pare un poco azzardato, per due motivi.
Primo: l’informazione arriva dal sito Tangenziali Esterne, dove da anni, sin dalla progettazione dell’autostrada vengono sfornate notizie fuorvianti ad uso dell’informazione locale per cercare di “risollevare” la considerazione disastrosa che i residenti di questi territori hanno sulla tangenziale e per cercare di far credere a un pubblico più vasto la vocazione di “autostrada verde”, tacendo sulle centinaia di ettari cementificati, sull’inquinamento atmosferico, acustico e visivo, insomma sul disastro ambientale prodotto sulla pelle degli abitanti dei comuni attraversati.
La Teem, si sa, non serve al traffico locale, ha devastato per sempre centinaia di ettari del terreno agricolo più fertile d’Europa, è un’opera voluta solamente dalle grandi imprese e dalle banche per fare cassa e appoggiata a occhi chiusi dalla classe politica romana, e a braghe calate dalle amministrazioni della Regione Lombardia e delle provincie di Milano, Monza Brianza e Lodi, le classi politiche più scadenti e servili da che esiste la Repubblica.
Il secondo motivo è che se le cicogne si avvicinano alla tangenziale significa che non c’è traffico, o è molto scarso, quindi a Tangenziali Esterne avrebbero fatto una figura migliore a tacere queste notizie e ad ammettere a sé stessi che la Teem è inutile.
Proseguo con segnalare altre anomalie. Negli ultimi mesi vengono attribuiti alla Teem, dalla stampa locale, la paternità o la diretta conseguenza di varie situazioni, ma che effettivamente non dipendono dalla stessa tangenziale. Pare che tutto ciò che succede nel raggio di 30 chilometri sia legato alla Teem (insediamento di attività produttive sulla ex strada statale 412 a Landriano (Pavia) - distante 15 chilometri dalla Teem - ma direttamente collegata con la vecchia tangenziale est di Milano / La nuova sede della Portioli caffè - che si sposta da Caleppio di Settala a Zelo, cioè di 4 chilometri (!) / si citano altre aziende che da tempo sono già sul territorio, indipendentemente dal percorso dell’autostrada. Si esalta per questo una crescita dell’occupazione e delle attività produttive, come merito della stessa Teem. Forse a Tangenziali Esterne ci credono tutti polli?
Si lodano le piste ciclo pedonali intorno alla Teem, che non sono state costruite da loro (esistevano già), ma da loro sono state modificate per adattarle alla nuova viabilità. Si invitano a percorrere questi tragitti, alcuni dei quali sono le strade di cantiere che servivano durante la costruzione dell’autostrada, per godere del paesaggio e della tranquillità. Sul paesaggio avrei qualche dubbio: la vista sul muro di cemento e asfalto della tangenziale fa solo rimpiangere il verde che c’era prima, cancellato per sempre. Sull’aspetto della tranquillità e dell’aria da respirare c’è da discutere: o si respirano polveri sottili – e la nostra zona è in testa alla classifica italiana per inquinamento e per le morti da tumore – oppure si respira veramente bene perché la Teem è deserta, senza traffico.
Bisognerebbe invece capire perché nonostante il Decreto Ministeriale n. 557 del 30 novembre 1999 che "obbliga" a costruire piste ciclabili quando si costruiscono nuove strade o si riqualificano quelle esistenti, la quasi totalità degli interventi sui nuovi cavalcavia, sulle tangenzialine (Zelo B.P. - Cerca/Binasca - Santangiolina, via Emilia/Cerro al Lambro, Marzano di Merlino, Madonnina di Dresano, Dresano paese) e ogni altro tipo di opera compensativa, non sono state fatte. Addirittura là dove esistevano vecchie piste ciclopedonali, con la costruzione del cavalcavia, sono state interrotte (vedi strada Cervignano-Paullo. Poi "aggiustata" restringendo la carreggiata, con un intervento che ha reso la stessa strada pericolosa per auto e bici).
Conclusione, la Teem è l'ennesima devastazione del territorio lodigiano e sud-est milanese, il più fertile d'Europa; è inutile al traffico locale, che continua ad essere in difficoltà per le strade dissestate, per i trasporti pubblici carenti, ecc.
Inoltre altri argomenti "pesano" su questa vergognosa autostrada: la speculazione delle grandi imprese di costruzioni e delle banche che l’hanno voluta senza interpellare le comunità del territorio, la cecità della classe politica che l'ha approvata dai tavoli di Roma e Milano senza capire ciò che stava per fare, le opere compensative concesse a 30 comuni lontani dall'autostrada per "pareggiare" i 30 comuni direttamente coinvolti e tutti contrari, il costo dei pedaggi – i più cari d’Italia -, la "truffa” del collegamento con la Brebemi (chi deve entrare nella Brebemi a Milano per Brescia o viceversa paga due autostrade - Teem e Brebemi – perché intenzionalmente non è stato fatto un casello di entrata/uscita a Milano dedicato all'autostrada Milano-Brescia), in questo modo, oltre all’inganno del pagamento doppio, si ottengono statistiche falsate sulla percorrenza e sul numero degli ingressi sulle due autostrade. L'affidamento dei lavori alle stesse società finanziatrici. Il contributo pubblico arrivato dallo Stato per evitare il fermo dei lavori. Gli sgravi fiscali, ecc.
L’informazione locale, secondo il mio parere, dovrebbe prestare più attenzione ai comunicati pubblicati sul sito Teem (da dove provengono quelli delle cicogne, delle piste ciclo-pedonali e degli insediamenti produttivi), perché sono tutti predisposti su misura per esaltare l'effettiva necessità dell'autostrada - ma fortemente manipolati - come lo sono stati quelli prodotti durante la fase di progettazione e costruzione dell'autostrada. 
Oggi è il tempo per una più precisa e neutrale informazione, verificata e prodotta da cronisti “sul campo”, il comodo copia e incolla dai comunicati è ciò che di peggio possa esistere, è anche mancanza di rispetto verso i fruitori, è accettare tutto passivamente, è fuga dalla verità.
Ben altri capitoli di questa saga sono ancora da conoscere - e sono tanti altri ancora.

Ringrazio per l'attenzione e porgo rispettosi e cordiali saluti.

Ambrogio B., ambientalista e libero cittadino lodigiano

8 febbraio 2018

1 commenti

epicuro :
Come non essere d'accordo su quanto scritto dal Sig. Ambrogio, al cento per cento. Aggiungo anche all'elenco delle opere di compensazione; che in realtà non sono state realizzate, anche il prolungamento della M3, con tanto di impegni da parte di tutti i politici, ma come al solito si sono rimangiati la parola. Quanto vorrei che in un mondo giusto le opere come la TEEM fossero ridotte a pezzi e servite come pasto ai suddetti infami politicastri italiani, i loro amici banchieri e compagnia bella. Rifletteteci su se andrete a votare il prossimo 4 marzo, ma se non ci andiamo per niente, tutti quanti, con quale faccia tosta questi scarti dell'umanità potranno vantarsi di aver vinto le elezioni? | giovedì 08 febbraio 2018 12:00 Rispondi