Difendiamo il patrimonio naturalistico! Anche i piccoli gesti sono necessari come la riparazione dell'edicola in legno nel parco del Carengione

Passeggiavo, l’altro giorno, nel nostro bellissimo parco del Carengione. Ancora una volta mi sono fermato, incantato, ad ammirarne il fascino agreste ammantato dell’immobile e gelida patina invernale.

Per la bellezza, la tranquillità e la serenità che la vista ed il godimento della natura offrono al nostro corpo e al nostro spirito, stavo riflettendo su quanto siamo fortunati ad avere ancora la possibilità di posti come questi ad un passo da Milano. Il nostro corpo gode dell’aria pulita, i nostri sensi s’aprono ai profumi e ai rumori del bosco e dei suoi piccoli abitanti, la nostra nostalgia corre ai racconti dell’infanzia e alle giovanili letture di romanzi di cappa e spada ambientati nelle buie ed impenetrabili foreste inglesi. Su tutti ritornano alla memoria le avventure di Renzo Tramaglino che di qui passò in fuga (anche lui, ma che caso!) da una Milano... odiata ed ormai invivibile.
Ma non del “romanzo dei romanzi” volevo scrivere, quanto della necessità di difendere e preservare questo nostro meraviglioso patrimonio naturalistico: come un dono inestimabile dobbiamo tutti fare qualcosa per salvaguardare la bellezza e l’integrità del parco del Carengione. Un piccolo gesto come quello di tenerci in tasca la carta della caramella, oppure di non schiamazzare e di passeggiare in punta di piedi con il rispetto che si deve ad un luogo sacro: anche questo è importante e necessario. 
Ed anche segnalando le cose che non vanno possiamo fare qualcosa per il nostro bellissimo parco: come quell’edicola in legno, posta sulla strada d’accesso venendo da Mezzate che, già da qualche tempo, s’è inclinata su un lato ed andrebbe riparata. Non credo sia un grande impresa rimetterla in sesto ma sicuramente sarebbe un grande ringraziamento verso la natura che ci offre così tanto chiedendoci, in cambio, solo d’amarla, rispettarla e difenderla.
 
Roberto Pons, Peschiera Borromeo