Dovrebbero essere gli italiani a scegliere gli emolumenti dei politici

Le modalità per stabilire le cifre concrete possono essere diverse. Ne cito due. La prima è il referendum, ove vi sia una forbice di valori (ad esempio: minimo pari a 3.000 euro mensili, medio pari a 4.500 euro mensili, massimo pari a 6.000 euro mensili). Passerà quel valore che avrà raccolto il maggior numero di voti; così facendo, si conseguiranno risultati importanti: sarà inequivocabilmente la volontà popolare a decidere (e non più i diretti interessati), non vi saranno più recriminazioni di sorta, malumori e mugugni della popolazione stante la volontà espressa democraticamente dalla maggioranza dei cittadini.In alternativa al referendum, per ottenere i valori retributivi da riconoscere ai parlamentari si può utilizzare lo strumento che annualmente misura il reddito nazionale, ossia la Dichiarazione dei Redditi (il “730” o il “740”); anche qui, come descritto sopra, sarebbe presente una forbice con i vari redditi. In questo caso si eviterebbero i costi notevoli di un referendum e sarebbero i “cittadini – contribuenti” ad avere espresso la propria volontà.I valori emersi, qualsiasi sia il metodo usato, sarebbero applicabili a partire dalla legislatura successiva a quella in vigore.Distinti saluti.