La “questione Bellaria” continua a fare discutere i cittadini peschieresi

Credo non sarà sfuggito a nessuno, indipendentemente dalle simpatie politiche di ognuno, quanto sia assurda la posizione così tenacemente sostenuta da un partito che ha nel suo nome la parola "ecologia" (Sinistra Ecologia Libertà - SEL), a favore di un insediamento che costituisce il classico esempio di cementificazione selvaggia. Enormi palazzoni di otto piani che nulla hanno a che vedere con la gran parte delle costruzioni di Peschiera Borromeo (piuttosto basse e con un buon rapporto tra metri quadrati di verde e metri cubi di cemento), costruiti a ridosso di una specie di autostrada e attaccati a un sito industriale dal quale sarebbe stato opportuno stare molto lontani per motivi di sicurezza (contaminazione dei terreni e soliti dubbi sulla bonifica degli stessi, esalazioni dovuti alla produzione di prodotti chimici, pericolo di scoppio e incendio, ecc…).
La domanda nasce spontanea. Ma cosa c'è di ecologico in una bruttura del genere? Dispiace soprattutto per tutte le famiglie che hanno investito i loro sudati risparmi in una costruzione che, grazie alla pessima fama che si è già giustamente diffusa, certamente non potrà rivalutarsi nel tempo come ci si aspetta, quando con molti sacrifici si compra una casa.