Lettera di dimissioni di Massimo Chiodo, ex assessore peschierese

Cari cittadini,

stiamo vivendo un momento di profonda crisi istituzionale ed economica con lacerante distacco nei confronti delle organizzazioni di governo, ed è in questo contesto che voglio inquadrare i motivi che mi hanno spinto a rassegnare le dimissioni da Assessore.

Dal mese di gennaio ho predicato inutilmente in Giunta l’atto di indirizzo di una politica finanziaria e di Bilancio, certamente rigorosa ma possibilmente non vessatoria verso soprattutto le fasce deboli.

L’apatia programmatica di alcuni assessori ha portato ad intraprendere, ora che siamo a fine maggio una decisione drastica con un taglio di spesa corrente del valore di 1 milione e duecentomila euro che graverà giocoforza pesantemente sugli ultimi 4 mesi dell’anno.

Per farvi qualche esempio - parlo delle mie competenze - abbiamo firmato la convenzione con Milano e ATM che giaceva da 4 anni sulle scrivanie, ma malgrado ciò non potranno essere disposti i servizi aggiuntivi di Trasporto Pubblico, per cui niente corse serali e domenicali per linee 66, 901, 902 e niente navetta per San Bovio.

Tagli alla cultura e alla scuola civica di musica, malgrado il recupero di un po’ di risorse da parte del sottoscritto da altri capitoli del bilancio, anche se non si sa se saranno in grado di allestire almeno sporadicamente qualche spettacolo al De Sica, poi da gennaio si fermerà anche il Cinema definitivamente.

Per i Lavori Pubblici solo grazie al concerto tra il Capo settore e il sottoscritto abbiamo ottenuto il mantenimento dei servizi previsti e delle opere da eseguire, attingendo esclusivamente a capitoli residuali di bilancio e comunque non ci saranno strade asfaltate e centri urbani riqualificati.

In questo contesto ho avuto, la “colpa” di ergermi a difesa di risorse umane, finanziarie ed organizzative del mio settore destinate alle scuole alle strade, ai  marciapiedi e alla segnaletica, mentre invece è stata accontentata la bramosia dell’assessore Bruschi, che non avendo qualità alcuna è intenta solo ad organizzare feste e festicciole, avendo in questi anni mostrato tutta la sua totale inadeguatezza al ruolo.

Il Sindaco, che fino al mio arrivo non aveva incassato neanche una piccola soddisfazione politica amministrativa, per colpa degli assessori che mi hanno preceduto, conferendomi deleghe importanti e strategiche per una giunta più qualitativa, azzeccando pertanto la formula del binomio Falletta-Chiodo , che è stato sinonimo di successo, improvvisamente è colto da dubbi amletici sul sottoscritto?

Cosa si sta muovendo attorno al Sindaco, da qualche mese a questa parte, con il ritorno di dubbie figure che erano state allontanate per inadeguatezza e pericolosità?

Sindaco è il caso di mettere  la testa sotto la sabbia di fronte ad episodi di etica, di moralità e di legalità riguardo alla delega dell’Assessore Bruschicon funzionari  che  si accusano vicendevolmente su come hanno speso i soldi del contributo regionale? Non sarebbe il caso di  intervenire per il ripristino delle normali regole che governano le amministrazioni pubbliche?

Nell’amministrare la cosa pubblica ci vuole fermezza, competenza e coraggio, qualità indispensabili per una efficace azione di governo.

Il Sindaco non uscendo tra la gente forse non ha ancora compreso quale sia il livello di insoddisfazione dei cittadini, anzi ho riscontrato nel corso di quest’anno una crescita esponenziale del sottoscritto in termini di popolarità, grazie alle opere portate avanti insieme al Sindaco con successo, dal Teatro De Sica al Borsellino al Centro Cottura, e a tante altre che vedrete nei prossimi mesi se saranno in grado di portare avanti gli impegni, piazza di Zelo e  Piazza Lombardi in testa, in fase esecutiva,nonché piccole azioni quotidiane di riqualificazione urbana [...].

Insomma siamo di fronte ad un esasperato complesso di inferiorità esternata ormai in tic eloquenti e credo che ora debba intervenire la giusta dose di umana pietà, quindi ho voluto levare l’ingombro della mia presenza, delle mie competenze, del mio lavoro costante e continuo, della mia onestà, della mia onorabilità e del mio consenso che rappresenteranno, dopo tutto la fiducia concessami, la sconfitta morale e politica sul campo del sindaco Falletta, ignaro delle cospirazioni che stanno tramando sia internamente che esternamente, al fine di smembrare la sua squadra.

Un caloroso grazie a tutti i funzionari che mi hanno sempre stimato e sostenuto prima, durante e anche ora che mi sono chiamato fuori.

In questa situazione di riconosciuta stima e consenso da parte dei cittadini intraprenderò, con forte motivazione il ruolo di leadership, nell’intento di creare un movimento di orientamento politico che nasce dalla positività dei risultati ed è per questo che ho deciso di chiamare il movimento “Peschiera più, giovani cultura, vita”.
Massimo Chiodo