Sistema che non funziona e di una burocrazia che, come recita il detto “uccide” .

La denuncia di un cittadino peschierese che da artigiano, dopo una malattia, diventa invisibile alle istituzioni

Lettere alla redazione

Lettere alla redazione

Mi chiamo Lorenzo Curci e ho appena compiuto 54 anni.
Sono ancora vivo solo per un puro miracolo poiché' il il 22 agosto dello scorso anno sono stato colpito da un infarto devastante mentre ero in vacanza in Puglia. Sono vivo solo grazie al massaggio cardiaco praticatomi da mia moglie e, fortunatamente, ai soccorritori del 118 giunti tempestivamente. Dopo aver subito un'angioplastica ed essere stato in coma per 10 giorni , al risveglio la diagnosi fu terrificante: il mio cuore in necrosi al 70% e poche possibilità di sopravvivere...
Un altro intervento chirurgico successivo, (l'impianto di un defibrillatore) mi ha ridato qualche speranza di poter continuare a vivere e a godere dell'affetto della mia famiglia seppur quasi totalmente inattivo ed inabile a riprendere la mia vita lavorativa.
Inutile dire il calvario che la mia famiglia tutta ha dovuto sopportare durante la mia degenza ospedaliera, lontani da casa e senza possibilità' di rientro poiché  dichiarato intrasportabile per un lungo periodo, le difficoltà' e i denari spesi oltre all'angoscia e al tormento di non sapere se mai sarei riuscito ad uscire vivo da quell'ospedale.
La mia fibra forte e coraggiosa, la mia voglia di vivere e le cure ricevute (perfette ed encomiabili) hanno fatto si che io sia ancora qui, a distanza di 8 mesi, a tentare di riprendere una vita che normale non potrà' più esserlo.

Ma ci sono e questo è un miracolo ed un dono meraviglioso per me e i miei cari che mi sono accanto in ogni istante.
Purtroppo questo non basta, e ciò' che sono oggi a testimoniare e' l'assoluto abbandono da parte delle Istituzioni ed io mi sento Vittima di un SISTEMA CHE NON FUNZIONA E DI UNA BUROCRAZIA CHE ,COME RECITA IL DETTO “UCCIDE” .
INABILE AL LAVORO, cosi' sono stato definito!
Da un giorno all'altro senza alcun reddito e senza nessuna copertura assicurativa poiché ancor prima ero stato Vittima della crisi e della mancanza di lavoro (facevo l'imbianchino), ma per lo Stato italiano abile anzi abilissimo( fino a qualche giorno fa), di sobbarcarmi di tutte le spese sanitarie relative a visite e medicinali) .
Ancora una volta ,inutile dire il tempo e la fatica in condizioni fisiche precarie di dovermi sottoporre a visite ed esami per il riconoscimento della legge 104 e dell'invalidità ed il calvario successivo che ulteriormente peggiorano il mo stato.
Non voglio pietà, non voglio nulla di ciò che non sia un mio sacrosanto diritto, chiedo una Giustizia sociale nei miei confronti ma anche nei confronti di tutti colori che si trovano nelle mie condizioni perché ci sentiamo soli, abbandonati, tra fiumi di carte e un mare di promesse che sono rimaste tali poiché ancor oggi , dopo 8 mesi dal disastroso evento non HO RICEVUTO I “favolosi “ 280 euro che mi sono stati riconosciuti.-
Ancor oggi non ho un lavoro adeguato al mio stato di salute precario e quindi derivante dalle liste protette, mi sento inutile e depresso ma ancora con una gran voglia di denunciare questa situazione e di combattere perché' ciò' che stiamo subendo noi ,non debba accadere.... MAI PIU'!!
Bisognerebbe ripensare a tutte queste dinamiche, evitare tutte queste estenuanti trafile e, senza retorica ma con una rabbia più che legittima mi chiedo e chiedo a chi ci governa : E' giusto tutto ciò'? E' giusto che un onesto cittadino, che ha sempre pagato le tasse venga trattato in questo modo?
Forse siamo talmente abituati alle lungaggini, oserei dire che siamo rassegnati a questo andamento delle cose che , probabilmente 8 mesi sembreranno veramente pochi al lettore, Vi posso garantire che è oltremodo difficile se non impossibile vivere col solo reddito di mia moglie, con un figlio da mantenere e un mutuo ancora da pagare per ancora 5 anni …
Tutto ciò è alquanto e profondamente ingiusto e la delusione lascia spazio alla voglia di combattere e perciò come un padre amorevole si prende cura della prole, CHIEDO CHE LO STATO ITALIANO, PER PRIMA COSA, TUTELI I PROPRI CITTADINI, SOPRATTUTTO QUELLI GIUSTI ED ONESTI!! 

Con stima e rispetto
un onesto cittadino italiano
Lorenzo Curci