«Mi sento indignata sia come cittadina, sia come esercente»

Non si è mai vista una cosa simile, in 50 anni che vivo qui. Come è possibile autorizzare le installazioni di tendoni e attrezzature su una pista adibita all’atletica leggera? Come è possibile che l’Asl (così pignola e rigorosa con le nostre cucine) abbia rilasciato le autorizzazioni per alimenti e bevande  in un ambiente che tutto era (insetti e zanzare hanno fatto da contorno alle pietanze) tranne che adatto a cucinare? Come è possibile che dopo la festa del Pd e di Rifondazione Comunista ci sia stata una settimana di apertura con un operatore privato in barba a tutti i commercianti peschieresi? Come è possibile che non ci sia stato uno scontrino o una ricevuta regolare in tutto il periodo di feste? Come è possibile che noi riceviamo sanzioni per la sola esposizione di un listino prezzi in vetrina per evasione della tassa pubblicitaria e queste organizzazioni politiche o private possano imbrattare impunemente tutte la città con locandine e manifesti senza pagare una sola tassa per la pubblicità? Sto seriamente vagliando la possibilità di un esposto alla Procura per omissione di atti di ufficio. L’impressione che abbiamo noi esercenti peschieresi è che sia la Giunta precedente sia questa facciano tante chiacchiere fra centro commerciale e distretto commerciale, ma della nostra categoria non importi nulla a nessuno, tantomeno alla Lega Nord, il cui Assessore alla Sicurezza era in prima fila a manifestare contro il centro commerciale, ma che della sicurezza degli avventori al campo Borsellino non si è neanche interessato; bastava un occhio non esperto per vedere fili elettrici volanti e impianti non a norma. Maggioranza e opposizione litigano fra loro, ma quando si tratta di raccogliere soldi, un accordo lo trovano sempre. Io chiuderò la mia attività e tanti miei colleghi faranno lo stesso, con buona pace dei cittadini, sapranno chi ringraziare… tanto apre il centro commerciale!