Lo sfogo concitato di una cittadina medigliese

Noto, non con grande sorpresa, che la signora Emiliana Vignali, non ha molta fantasia nell’esprimere le sue rimostranze relative all’andamento del Comune di Merlino, visto che lo stesso articolo da lei pubblicato sul Cittadino di Lodi, è stato girato pari passo a Voi. Io non mi ritengo una cittadina di Macondo, ma bensì una cittadina di Merlino che, come il 70% della cittadinanza, ha preferito non votarla essendo stati molto provati per i suoi 2 mandati che la vedevano nostro Sindaco. Posso giudicare solo in parte l’operato dell’attuale Amministrazione, ma almeno con il periodico la Voce mi tiene informata sul suo operato con i suoi pro e contro, su cui posso esprimermi favorevolmente o meno, differentemente da come sono stata trattata personalmente ogni qualvolta ho chiesto un chiarimento all’Amministrazione Vignali, il cui portavoce relazionava la cittadinanza di parte, relativamente al loro operato, nei bar del paese. Mi rendo conto che forse nel paese di Macondo (paese immaginario del libro «100 anni di solitudine» di Gabriel Garcia Marquez) forse le elezioni non sono ancora state indette. Che si candidi lì visto che conosce meglio le esigenze della popolazione di Macondo che di quelle di Merlino in cui è stata prima Consigliere e poi Sindaco, ma attenzione: anche lì  «il potere logora chi non ce l’ha!». Cerchiamo di non continuare a fare guerre inutili per il cittadino di Merlino, ma come già precedentemente le ho detto, facciamo il bene del cittadino. Scusate per lo sfogo ma penso che ogni cittadino abbia diritto di esprimere le proprie opinioni rimanendo al di fuori da ogni bagarre politica, e che tutti gli Amministratori di ogni fede politica eletti dai cittadini debbano obbligatoriamente e moralmente ricordarsi «che sono al servizio di chi li ha eletti» e che occupano tali posizioni non per orgoglio, ma sopratutto non per tornaconto personale.