Lorenzo Annoni (Udc Zona 4) esprime la sua delusione per i risultati elettorali

Cari amici e care amiche,
con la presente vi rendo partecipi della mia seria, profonda, oggettivamente motivata e spero da voi condivisa delusione per il mesto risultato elettorale dell’Udc alle elezioni politiche dello scorso fine settimana.

Risultato che si è ripetuto, seppur con numeri lievemente migliorati, alle concomitanti elezioni regionali e che purtroppo ci produrranno negative conseguenze di natura economica e organizzativa per i prossimi 5 anni, perché il NON avere più un gruppo consigliare in Regione significa il NON ricevere i soldi annuali per il funzionamento del gruppo medesimo, lasciando così a spasso le persone che presso di esso hanno prestato da anni e per anni il loro valido contributo lavorativo. Inoltre all’interno delle spese di funzionamento del gruppo consigliare regionale rientravano anche quelle del personale della nostra sede, perciò si tratta di capire ora come e dove reperire le risorse minime necessarie a conservare il necessario personale di segreteria per la nostra sede.
Gli aspetti di marginale presenza sui quotidiani e nei telegiornali, dovuti al non avere un gruppo consigliare al Pirellone, sono sì i più evidenti, ma per me i meno gravi!  
Aggiungo anche che l’errore strategico, frutto di visioni troppo ottimistiche e un po’ sognanti degli attesi risultati elettorali, è stato quello di non fare un’unica lista alla Regione insieme alla “Civica Albertini”, perché insieme si sarebbe raggiunto e di gran lunga superato il quorum per avere eletti e anzi avere di sicuro 3 o anche 4 consiglieri regionali eletti... del resto, si sa, l’unione fa la forza!!!   
Ad esempio, nella Regione Lazio l’Udc ha fatto una lista unitaria insieme a Fli e ad altri ottenendo poco meno del 5%, ma avendo due consiglieri eletti sui 50 che in totale compongono il Consiglio regionale.  
Torno ora al risultato delle elezioni politiche, che formalmente è il minimo storico per l’Udc, ma nella realtà in queste elezioni l’Udc non ha partecipato seriamente, come nelle precedenti tornate, ma si è trasformata in una lista satellite e residuale della lista “Scelta civica”, che non è la lista unitaria “Con Monti per l’Italia”, ma è solo una componente del gruppo pro Monti, componente che si può definire borghese e di estrazione liberale e repubblicana. Io non vedo motivi per cui l’Udc abbia dovuto/voluto favorire la migrazione pro tempore di parte significativa del suo elettorato verso tale lista, non capisco cosa ci abbia guadagnato come partito e mi dispiace per i molti giovani, preparati e validi candidati che in tutta Italia ci hanno messo la faccia sperando nella loro elezione anche come mezzo per raggiungere nobili scopi ideali e programmatici. Poi la recente notizia che "Scelta Civica" pare si voglia trasformare a breve in un partito solido e strutturato è un’altra storia, nel senso che non c’entra con le elezioni politiche, ma è la naturale evoluzione di un movimento politico e in parte civico che si evolve in partito. Un partito che come qualità di elettori potenziali sarà simile al Pli e al Pri del tempo che fu e in cui ci entrerà solo una parte dell’elettorato di Scelta Civica, perché presumo e spero che la parte ex-Udc e una quota di quella civica ritornino all’ovile Udc.  
Di certo io ritengo non solo sbagliata, ma nemmeno proponibile l’idea che l’Udc confluisca in questo nascente partito di “Scelta Civica”. 
Ultima nota un po’ curiosa: alla Camera in Molise l’Udc ha preso circa 3.200 voti pari all’1,7%, mentre alle regionali sempre in Molise l’Udc ha preso circa 10.800 voti pari al 6,2%. Dato che le due elezioni si sono svolte lo stesso giorno viene spontaneo chiedersi: come mai questa differenza così marcata?!? Si attendono analisi e risposte in merito!!!
Lorenzo Annoni, responsabile Udc Zona 4 di Milano