Non ci piace il centro estivo comunale

Siamo indignati perché alcuni di noi, i cui figli frequentano l’ICS Montalcini, presenti il 5/5/’10 alla Riunione richiesta dal Comitato dei Genitori del suddetto Istituto con l’Assessore alla P.I. Cotroneo e il Responsabile dei Servizi Sociali, dott. Bertone, da costoro sono stati rassicurati in merito al fatto che al massimo entro la metà di maggio avrebbero avuto delle certezze sulle tempistiche, le modalità organizzative, il gestore e la struttura idonea ad accogliere i propri figli nei mesi di giugno/luglio. Molti di noi, infatti, già da tempo sono stati costretti a presentare la propria richiesta di ferie al datore di lavoro, senza poter minimamente tenere conto del normale sostegno che, in un Paese civile, i Servizi Sociali dovrebbero garantire alla famiglia: «Il sostegno alla famiglia e alle fasce più deboli è un preciso impegno che ho preso con  gli elettori – sosteneva da candidato l’attuale sindaco Falletta – e qualora fossi eletto, sarò il sindaco di tutti, non lascerò indietro nessuno» (intervista rilasciata a 7Giorni del 5/6/2009). Ebbene, gran parte delle famiglie di Peschiera Borromeo non sono state lasciate indietro, sono state lasciate a piedi da un’amministrazione capace solo di vantarsi del fatto che “per la prima volta nella storia del CREC si prevede una continuazione nella prima decade di settembre” (si veda la lettera di presentazione del CREC sul sito del Comune)” in realtà pesantemente sollecitata da una petizione di oltre 300 genitori e soprattutto di tacere che, per la prima volta nella stessa storia del CREC,  la raccolta delle iscrizioni è partita l’8 giugno, data in cui, negli anni precedenti, tutte le operazioni erano già concluse da tempo.  Scaricare inoltre la responsabilità del ritardo e del mancato utilizzo dell’Idroscalo sull’Amministrazione Provinciale ci appare infantile quanto le marachelle dei nostri figli, dal momento che tutti i comuni limitrofi, sapendo che la convenzione col vecchio gestore dell’Idroscalo sarebbe scaduta il 31/3/10, già da tempo hanno provveduto ad organizzarsi diversamente (il comune di San Donato ha addirittura pubblicato un opuscolo con tutte le alternative proposte). […] Se dunque l’assessore ai Servizi Sociali, gent.ma sig.ra. Bellini, e il Sindaco sono consapevoli delle preoccupazioni che il ritardo di questa comunicazione ha ingenerato in noi genitori e pubblicamente si scusano (vedasi sempre la lettera), essi sappiano tuttavia che le nostre preoccupazioni sono ingenerate piuttosto dal dilettantismo e dalla superficialità (altro che “l’esperienza manageriale” di cui si vantava il candidato Sindaco sempre nell’intervista di cui sopra!) con cui l’attuale amministrazione ha gestito finora tutte le problematiche famigliare.