Pantigliate, una storia vera

Una lettera arrivata in redazione ci informa di un caso che amministrazioni e assistenti sociali conoscono ma che non vogliono risolvere

Lettera di una storia vera.

In una fredda sera di inverno a Pantigliate, nei pressi di un pubblico esercizio, ho visto un corpo sdraiato a terra immobile completamente vestito di nero sull’asfalto. Mi sono avvicinata sotto lo sguardo indifferente dei clienti del locale, mi sono resa conto che era una donna, e l’ho aiutata a sedersi. Ho chiesto aiuto ai passanti e ai clienti che esitavano a concederlo. Nessuno si è degnato di darmi una mano. Era completamente ubriaca e sanguinava dalla parte sinistra del volto e aveva la bava alla bocca. Sono riuscita a farla parlare e così ho saputo dove abitava. Mi sono seduta sui sedili posteriori, mentre guidava mio marito, tenendola stretta tra le braccia come fosse una bambina. Arrivati a casa sua l’ho fatta sdraiare sul divano, l’ho calmata e scaldata con una coperta. Tutto ciò è successo sabato. Il lunedì mi sono presentata in comune dove sono stata accolta dal Sindaco che dopo avermi rassicurata mi ha detto che avrebbe contattato gli assistenti sociali per informarli, il caso di questa donna era già noto. Domenica 24 maggio l’ho ritrovata nuovamente ubriaca in un bar di mattina. Mi sono appellata nuovamente al Sindaco dal quale in risposta ho ricevuto la rassicurazione che avrebbe inoltrato nuovamente la mia segnalazione ai Servizi sociali. Dal momento che lo stato di questa donna era già nota agli assistenti sociali mi chiedo cosa si stia facendo per risolvere questa situazione?

 

Lettera Firmata

2 commenti

Margherita :
Mi auguro con tutto il cuore che prima di affermare che, il caso sia a conoscenza di amministrazioni e assistenti sociali ma non vogliono fare nulla, da bravi giornalisti abbiate fatto un salto in Comune a verificare la veridicità della vostra affermazione ! mi risulta che il caso conoscenza di tutti (ho capito chi è la ragazza in questione) e mi risulta che gli assistenti sociali se ne stiano occupando! | martedì 09 giugno 2015 12:00 Rispondi
Margherita :
basta con sti articoli con mezze verità, giusto per fare un po di clamore, bisognerebbe verificare i fatti prima di fare certe affermazioni ! E' da troppo tempo che noto che le persone sono affascinate dalle storie di sofferenza altrui, seguono come facesse parte di una vita finta tutti i casi di omicidio ( esempio il lungo elenco di omicidi a partire da Sarah Scazzi in poi) tornate sulla terra, quelle storie non sono film sono una terrificante realtà, come è realtà il fatto che a Pantigliate capita spesso di incontrare persone ubriache fradice, ma esistono anche le persone che si impegnano quotidianamente per risolvere questi problemi, credo che per la legge sulla Privacy (come è giusto che sia) la signora ha ricevuto risposte di rassicurazione in merito alla vicenda, | martedì 09 giugno 2015 12:00 Rispondi