Perché voto Pd e perché è necessario sconfiggere il nemico più pericoloso: l'astensionismo

Siamo finalmente arrivati al nodo cruciale del voto per ridare un governo politico all’Italia ed è necessario non nascondersi dietro il dito e dire apertamente per chi si esprimerà il voto. Io non voterò il movimento 5 Stelle perché non mi piace il concetto di democrazia che professano, non mi piace che i candidati non si possano esprimere, non mi piace che parli uno a nome di tutti e lui decida chi può parlare, chi può apparire e chi no, pena l’espulsione.

Di uomini forti al comando la storia ne è piena e hanno prodotto essenzialmente guasti. Non voterò il Pdl perché Pdl e Lega hanno avuto la più imponente maggioranza in Senato e Camera della storia repubblicana e hanno fatto poco per il Paese portandolo in una situazione di recessione che non abbiamo mai vissuto sinora e non li voterò neanche in Lombardia, in considerazione anche di quanto sta emergendo a livello di indagine della Procura della Repubblica.
Non voterò neanche Monti perché - se è vero che abbiamo recuperato credibilità in Italia e nel Mondo - le sue riforme lasciano alquanto a desiderare: la riforma delle pensioni non ha considerato la problematica dei cosiddetti esodati e ha innalzato la pensione minima colpendo tutte quelle casalinghe che per necessità famigliare avevano deciso di ritirarsi dal mercato del lavoro dopo 15 anni di lavoro sapendo che a 60 anni avrebbero preso la pensione minima e adesso non la prenderanno più; la riforma del mercato del lavoro sta portando a una ulteriore precarizzazione e non sta agevolando l’ingresso dei giovani nel mondo lavorativo. Anche il piano relativo alle infrastrutture promesso da Passera all’insediamento del governo Monti non è quello che ci si aspettava.
Io voterò il Pd perché mi convincono le persone (Bersani, Tabacci, Donadi, Vendola), mi convince il programma quando si parla di ripartire da giustizia sociale, merito e competenza, mi convince quando si dice che bisogna essere intransigenti su legalità, etica pubblica, fedeltà fiscale. Mi convince quando si prospetta di investire in Scuola, in Ricerca, in riforma sul mercato del lavoro. Inoltre mi auguro e spero che si possa mettere mano alle riforme Fornero per renderle più eque sia nell’interesse del paese sia nell’interesse dei cittadini. Per tutto questo io voterò Pd. Indipendentemente dal mio voto è opportuno che si vinca l’astensionismo perché quando ci si lava le mani si libera Barabba (vedasi Fiorito, Lusi, etc). Non credo che questo vada nell’interesse del Paese e dei suoi cittadini quindi, qualsiasi sia il vostro voto, è opportuno e necessario che venga espresso e che andiate a votare.
Se fai parte di una società che vota, allora vota. Forse non ci saranno candidati e decisioni per cui votare... ma senza dubbio ce ne saranno di quelli contro cui vorrai votare. Nel dubbio, vota contro - Robert Anson Heinlein
Moreno Mazzola