Peschiera, cambio gestore alla Scuola Civica di musica G. Prina: «Siamo "molto" indignati»

Un gruppo di genitori scrive a 7giorni: «Speriamo che l’amministrazione comunale di Peschiera si ravveda e capisca cosa significhi offrire ai propri cittadini progetti culturali di alto livello»

La sede della scuola Civica G. prina

La sede della scuola Civica G. prina

In data 2 agosto 2017 è stata assegnata, attraverso gara pubblica, la gestione della Scuola Civica di Musica G. Prina all’Associazione A.P.E. (Accademia dei Poeti Erranti). La concessione avrà durata triennale e terminerà ad agosto 2020.
Come genitori di alcuni studenti della scuola siamo rimasti profondamente delusi e indignati da come l’amministrazione comunale di Peschiera Borromeo ha gestito l’intera procedura e abbiamo deciso di far sentire la nostra indignazione.
Questi i fatti che si sono succeduti nei mesi scorsi.
L’amministrazione ha deciso di indire un bando per la esternalizzazione della scuola sembra per ottemperare ad una delibera della corte dei conti che segnalava la presenza di troppe consulenze stipulate direttamente dal comune. Tale decisione è stata presa in un consiglio comunale di fine novembre 2016 anche se, fino ai primi di giugno, non era mai stata comunicata né a genitori né ad insegnanti della scuola. Come genitori lo abbiamo scoperto, con estrema sorpresa, nelle ultime lezioni quando, salutando i maestri, ci è stato detto che per il successivo anno scolastico sarebbe stato tutto in discussione vista l’imminenza del bando, che è stato poi emesso dal comune di Segrate il 21 giugno con data di apertura delle buste fissata al 20 luglio.
Il 27 luglio, ad una settimana dalla data fissata per l’apertura, non avendo avuto ancora nessuna notizia, come genitori, abbiamo chiesto spiegazioni del ritardo nell’assegnazione, all’assessore Gatti e al sindaco e la risposta è stata che tutto era in regola e che la procedura si sarebbe chiusa nei giorni successivi. L’assegnazione è stata poi decretata solo il 2 agosto, dopo due settimane dall’apertura delle buste. Alla gara hanno partecipato solo 3 associazioni.
Come genitori abbiamo cercato di far sentire in tutti i modi all’amministrazione comunale la nostra preoccupazione per questa scuola e per continuare ad avere i docenti che avevamo avuto negli anni passati, ma siamo stati completamente ignorati. Il 21 giugno, a seguito di una nostra richiesta, abbiamo incontrato l’assessore Gatti e la responsabile del settore cultura Dott.ssa Di Girolamo. In quella sede abbiamo espresso tutte le nostre perplessità e preoccupazioni per un bando che rischiava di mandare all’aria 15 anni di gestione e crescita della scuola civica di musica. Abbiamo chiesto come mai l’assessore non avesse comunicato durante il saggio di fine anno della scuola la decisione del bando e ci è stato risposto che, visto che era stato deciso in un consiglio comunale, come cittadini eravamo obbligati a saperlo. Abbiamo chiesto se fossero state analizzate delle soluzioni alternative per evitare di stravolgere una scuola che funzionava benissimo e la risposta è stata che quella del bando era l’unica soluzione possibile senza dare alcuna spiegazione ulteriore.
In quella sede abbiamo più volte chiesto di cercare di preservare la continuità didattica nella valutazione in quanto per i ragazzi, che sono gran parte degli studenti, è estremamente importante continuare un percorso con l’insegnante con cui si è iniziato. Ci è stata data assicurazione che sarebbe stato senz’altro preso in esame questo aspetto.
Dopo tutte queste discussioni, veniamo a scoprire ai primi di agosto che è stata selezionata per la gestione della scuola l’Accademia dei Poeti Erranti che gestisce anche la scuola civica di Buccinasco e che non ha alcun legame con il territorio di Peschiera Borromeo. Scopriamo anche che, dopo l’assegnazione, più precisamente il 3 agosto, l’Ufficio Cultura del Comune, invia a tutti i docenti dell’anno passato una e-mail chiedendo che diano, entro il giorno successivo, l’autorizzazione a passare i propri riferimenti al nuovo gestore. Ovviamente quasi tutti i docenti hanno rifiutato di dare l’autorizzazione. Il comune di Peschiera ha dimenticato che aveva nella sua scuola dei professionisti di alto livello che non possono essere gestiti come “merce” che passano da un “mercato” all’altro senza alcun problema?
Lavorare in una scuola civica per dei musicisti seri, come quelli che abbiamo avuto fino allo scorso anno a Peschiera, significa condividere un progetto con il direttore, condividerne gli obiettivi, non è solo passare qualche ora tenendo occupati dei ragazzi.
Quando, come genitori, abbiamo fatto presente all’assessore che la continuità didattica nella valutazione della proposta non era stata assolutamente considerata ci è stato risposto via e-mail che stavamo entrando in dettagli tecnici non di nostra competenza (in pratica dovevamo stare zitti e non chiedere spiegazioni) e che “La continuità didattica é garantita dal momento che per il prossimo anno saranno disponibili gli stessi corsi che c'erano quest'anno con docenti qualificati” (estratto dell’email inviata dall’assessore Gatti il 4 agosto scorso).
In conclusione non avremo più a Peschiera Borromeo la scuola civica come quella avuta negli scorsi anni che era riuscita, grazie alla competenza e professionalità del maestro Carbonara, a coinvolgere più di trecento studenti dando la possibilità a chi possedeva le giuste qualità, di prepararsi per poter poi accedere al conservatorio e, comunque, a tutti di avvicinarsi alla musica seguendo sempre un approccio serio e rigoroso. L’importanza di questa scuola era proprio quella di dare la possibilità, come scuola civica, quindi con costi contenuti, di accedere ad una istruzione di alto livello dando la possibilità a tanti di mettere a frutto i propri talenti. E’ preoccupante per dei cittadini che hanno dato fiducia ad un’amministrazione che in campagna elettorale si è sempre detta attenta al sociale, scoprire che questi aspetti non siano stati assolutamente presi in considerazione. Si è data la priorità, come si scopre leggendo gli ultimi comunicati stampa, ad un’associazione che privilegia l’apertura a mondi musicali diversi piuttosto che privilegiare la competenza, la continuità, la conoscenza del territorio di Peschiera e l’enorme lavoro svolto negli anni. In pratica la scuola che ci sarà da settembre sarà un’altra cosa rispetto a ciò che abbiamo conosciuto e a diversi genitori e ragazzi, questa nuova cosa, non interessa.
Speriamo che l’amministrazione comunale di Peschiera si ravveda e capisca cosa significhi offrire ai propri cittadini progetti culturali di alto livello, come quelli che abbiamo conosciuto nel passato e professionali perché, purtroppo, quello che notiamo adesso, dopo solo un anno dal loro insediamento, è la distruzione di quello che era un gioiello del nostro territorio.

Un gruppo di genitori molto indignati