La risposta di Lorenzo Annoni a un nostro lettore

Con riferimento alla lettera del sig. Gabriele Bedani, da voi pubblicata on line, rispondo quanto segue....

Lettere alla redazione

Lettere alla redazione

Con riferimento alla lettera del sig. Gabriele Bedani, da voi pubblicata on line, rispondo quanto segue: "L'evento di cronaca nera avvenuto a Peschiera è stato solo lo stimolo per comunicare la proposta contenuta nel comunicato, quindi senza entrare in sottili disquisizioni sulla nazionalità e sull'etnia dei cinque coinvolti nell'incidente stradale o più in generale di altri immigrati presenti sul territorio. La proposta di aiuto economico agli immigrati in caso di loro rimpatrio NON è rivolta ai cosiddetti clandestini, ma a quella purtroppo sempre più ampia fascia di immigrati, già stabilmente inseriti nel nostro contesto sociale, che a causa della crisi economica perdono il loro stabile lavoro e non ne riusciranno a trovare un altro, se non solo precario, sottopagato e pro tempore, semplicemente perché di lavoro in giro NON ce ne è! O comunque NON ce ne è abbastanza per tutti quelli che lo stanno cercando! Stando alle recenti previsioni dell'Unione Europea sull'economia italiana per questo anno 2015, pur in presenza di una leggera crescita del PIL, la disoccupazione crescerà ancora fino al 12,8%, il che vuol dire che si aggiungeranno altri disoccupati a quelli che già ci sono in giro! E ciò vale proprio per uno dei settori più duramente colpiti dalla crisi economica, quello dell'edilizia che è stato citato nella lettera del sig. Bedani come esempio, in parte realistico, di un settore con forte impiego in nero di manodopera straniera... stia tranquillo il sig. Bedani che proprio grazie alla crisi occupazionale nell'edilizia gli immigrati non saranno più sfruttati, ma diverranno disoccupati e quindi privi di reddito! Riguardo ai miei principi cristiani, messi in dubbio dal sig. Bedani, informo che proprio i principi cristiani devono essere la fonte di ispirazione per trovare valide forme di aiuto al nostro prossimo, senza fissarsi a priori sulla validità e la presunta efficacia di alcune di esse, ma anzi lasciandoci guidare dall'azione salvifica dello Spirito Santo, grazie alla cui illuminazione sulle nostre limitate menti si potranno trovare soluzioni oggettivamente valide, praticabili ed efficaci! E soprattutto senza accusare chi propone nuove soluzioni, magari non in linea con quelle della propria parte politica, di essere un aderente, magari mascherato se non addirittura inconsapevole, della Lega Nord! Infine sulle fonti di finanziamento segnalo che il mantenimento qui in Lombardia di persone aventi un basso reddito, in quanto disoccupate o occupate solo precariamente, già grava sui bilanci pubblici e su quelli degli enti assistenziali, perciò si tratterebbe di spostare i fondi da alcune voci di bilancio ad altre! 
Cordiali saluti al sig. Bedani e a tutti gli altri lettori".

1 commenti

Gabriele Bedani :
Caro sig. Annoni devo essere sincero, ci ho messo un po' a rispondere alla sua lettera perché lei mi ha spiazzato. Mi ha spiazzato su due fronti, quello cristiano e quello politico. A dire il vero all'inizio non volevo nemmeno rispondere ed andare avanti con quella che si sarebbe poi trasformata in una polemica, ma per amor di verità, e grazie ad un incontro provvidenziale a cui ho partecipato e a cui erano invitati gli operatori dei gruppi missionari decanali, mi sono deciso. Come le dicevo, due sono i filoni di risposta: dal punto di vista cristiano, noi abbiamo già gli strumenti per aiutarci, per esempio il vangelo di Matteo (25, 35-40) "Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me." E poi, il messaggio di Papa Francesco nella giornata dei Migranti: "La Chiesa senza frontiere, madre di tutti, diffonde nel mondo la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, secondo la quale nessuno va considerato inutile, fuori posto o da scartare. Se vive effettivamente la sua maternità, la comunità cristiana nutre, orienta e indica la strada, accompagna con pazienza, si fa vicina nella preghiera e nelle opere di misericordia." Come vede, i testi cristiani e la voce autorevole della guida dei Cattolici parlano di accoglienza, non di rispedire le persone a casa propria. Anche perché, come torno a ripeterle, queste persone non sono venute in Italia per turismo, ma per scappare da una situazione disperata, come ho avuto modo anche io di verificare, dove la speranza di arrivare è sicuramente più forte della certezza di non sopravvivere in patria. Dal lato Politico, invece, rimango ulteriormente basito dalle sue argomentazioni, poiché, partendo da un fatto di cronaca nera e di illegalità, lei propone una soluzione per aiutare le persone immigrate che già si sono inserite nelle nostre comunità, con una sequenza poco logica. Avrei sinceramente visto meglio una sua soluzione per arginare l'illegalità e lo sfruttamento di chi, rifugiato in Italia, non è riuscito per svariati motivi ad inserirsi. Il mio esempio infatti di quanto farraginosa sia la regolamentazione italiana in fatto di lavoro poteva essere uno spunto, per un politico, per proporre nuove tutele, non per trincerarsi dietro a numeri da cui si evince "grazie che almeno adesso questi poveretti possono lavorare così, tra poco non lavoreranno più nemmeno così". Chiudo qui il mio sproloquio, certo che da buon politico saprà trovare altre argomentazioni a questi miei dubbi. | martedì 17 febbraio 2015 12:00 Rispondi