Quando votare diventa un'odissea: l'iter infinito di un disabile per esercitare un suo diritto

Gentile Redazione,
sono Antonella Moggi, vivo a Peschiera Borromeo da oltre 40 anni ed ho un figlio, Paolo, 32 anni.
Con la presente desidero portare a conoscenza dei miei concittadini l'ennesimo disagio che mio figlio ha incontrato per poter esercitare il suo diritto di voto.

Paolo è affetto da atassia di Friedreich, una malattia neurologica degenerativa che purtroppo nel tempo inibisce anche i movimenti. E' in carrozzina da 10 anni ormai e purtroppo ora ha anche molte difficoltà nell'usare le mani.
I primi di febbraio mi sono recata presso il nostro Comune per chiedere informazioni circa il voto assistito, in quanto Paolo riesce a votare, ma non è in grado di ripiegare la scheda da solo. All'ufficio elettorale mi dissero che ci sarebbe voluta una certificazione della ASL e che appena avrebbero avuto indicazioni mi avrebbero fatto sapere. In vista dell'avvicinarsi della data delle votazioni senza informazioni, ho ritelefonato in Comune e sono stata informata che non avevano ancora ricevuto le indicazioni per il voto assistito.
Lunedì 18 febbraio,l'ufficio elettorale mi ha chiamato dicendomi che avevano avuto le indicazioni e che dovevamo andare presso una ASL del territorio, nel mio caso San Donato Milanese, e che l'ufficiale medico che doveva rilasciare la certificazione necessaria sarebbe stato disponibile il venerdì 22 febbraio, dalle 9.30 alle 10.30. Mi è stato detto inoltre che non era necessaria la presenza di Paolo, ma che bastava la documentazione che attestasse l'invalidità. 
Il venerdì mattina dopo esserci organizzati per non lasciare Paolo solo, mio marito si è recato all'ASL di San Donato Milanese munito di tessera elettorale di Paolo, certificato di invalidità, copia della 104, copia di una relazione clinica rilasciataci 6 mesi fa dall'Istituto Besta di Milano e... questo medico non ha accettato di rilasciare il documento in quanto era necessaria la presenza di mio figlio! Paolo purtroppo era a casa che non stava bene e non era nemmeno il caso di portarlo fuori sotto la neve per andare a mettersi in mostra davanti all'ennesimo medico.
Tra sabato e domenica ho dovuto fare moltissime telefonate perchè l'Ufficio Elettorale mi ha informata che ci sarebbe stato un medico a disposizione per le elezioni e che potevo rivolgermi a lui. Per cui è stato un susseguirsi di telefonate, fra ufficio elettorale, guardia medica, segreterie telefoniche (digiti 1, per..., 2 per...) e alla fine domenica nel tardo pomeriggio Paolo ha potuto votare.
E per le votazioni dell'anno prossimo??? Si replica! Perché l'Ufficio Elettorale non ci ha apposto il timbro che attesta in maniera permanente il fatto che Paolo necessita di assistenza per il voto in quanto il certificato è stato rilasciato dalla Guardia Medica e non dalla ASL!!!
Questa cosa ci ha fatto molto arrabbiare perché è l'ennesima presa per i fondelli. Ma dov'è l'integrazione sociale di cui tanti si riempiono la bocca? Ma perché se c'è già un problema grave, se ne devono aggiungere altri ancora? Perché Paolo per esercitare un suo diritto, il voto, deve tribolare ancora quando ha già fatto tremila visite per tremila cose e abbiamo la casa invasa di certificati???
Ma tutte queste persone che ci hanno rimbalzato a destra e sinistra sanno cosa vuol dire un'invalidità? Sanno cosa vuol dire avere a che fare con una malattia degenerativa che piano, piano, giorno dopo giorno ci toglie qualcosa? Sanno cosa vuol dire il sentirsi mortificati perché ogni volta si viene ostacolati in qualcosa e ogni volta si deve giustificare e provare la propria disabilità?
Scusate se mi sono permessa questo sfogo, ma mi sembra doveroso segnalare anche questa incredibile difficoltà, che è solo una delle tante. Perché la burocrazia ci sta soffocando… E poi non si trattava di andare a chiedere soldi per cui poteva essere giustificato il fatto che un altro medico ancora "toccasse con mano" l'invalidità di Paolo, avevamo solo bisogno di un certificato per poter esprimere un suo diritto, il voto.
Antonella Moggi, Peschiera Borromeo