Quel maledetto passaggio pedonale

Gent.le Redazione di 7 Giorni,
transitavo qualche pomeriggio fa in via 25 Aprile, al confine di via 2 Giugno, direzione Pantigliate, a Peschiera Borromeo. Poco prima dell'albero di Andrea De Nardo c'è un passaggio pedonale. Vedo un ragazzino, dall'apparente età di dieci anni, che corre sul marciapiede sulla mia destra, parallelamente alla mia vettura.

Sto viaggiando a 30 km/h anche a rischio di qualche maledizione da parte di chi mi segue: come mia abitudine rispetto i limiti non solo come tali ma perchè ritengo che la vita umana abbia molta ma molta più importanza dell'arrivare qualche minuto prima.
Ma torniamo al ragazzino. Egli, nel frattempo, ha oltrepassato le strisce pedonali di qualche metro poi, di colpo, si gira di scatto ritorna sui suoi passi e, sempre correndo, decide d'attraversare la strada (regolarmente sulle strisce pedonali).
Lui non guarda dalla mia parte ma davanti e non si accorge che un'utilitaria guidata da una signora totalmente distratta dal telefonino tenuto criminalmente in mano, prosegue e transita sulle strisce pedonali senza dare alcun segno d'accorgersi di lui.
Io vedo tutto e già da qualche frazione di secondo inizio a frenare con decisione arrestando in pochi metri la vettura, suonando il clacson: il ragazzino s'accorge del pericolo e devia la sua corsa quel tanto che basta per schivare la disgraziata guidatrice che mi transita a lato continuando a telefonare come se nulla fosse successo!!!
Tutto finisce bene (per un vero soffio!) con la corsa del piccolo all'interno del negozio ove una madre (presumo), terrorizzata, avrà ringraziato l'attenzione e la bravura dell'angelo custode del figlio. Sinceramente devo ringraziare anch'io il cielo per lo scampato pericolo anche se una scarica d'adrenalina mi ha percorso la schiena gelandola per diversi minuti.
Con questa testimonianza vorrei richiamre, ancora una volta, il nostro Sindaco e il Comandante della Polizia Urbana a prendere maggiori provvedimenti in questo pericolosissimo tratto della via 25 Aprile: occorre vigilare con maggiore assiduità, prevenire con pattuglie, reprimere i comportamenti scorretti (direi criminali senza tema d'esagerare), educare a comportamenti prudenti e consapevoli tutti noi, sia in veste di guidatori che di pedoni.
La vita umana è troppo importante per essere persa attraversando una strada: nessun costo è troppo alto per prevenire anche un solo incidente stradale, per salvare un ragazzo, una famiglia, l'intera comunità da una nuova terribile, umanamente devastante, tragedia!

Roberto Pons