Un Codice della strada più severo e qualche consiglio per la tutela dei più giovani

Presenti anche il Comandante della Polizia locale, Giuliano Semeraro, il responsabile Settore Servizi alla Persona, Daniele Bertoni, e il coordinatore del CAG Jumback, Vincenzo Maritati. Ne è scaturita un’ampia discussione, che ha visto coinvolti maggioranza e opposizione,  nell’affrontare l’importante argomento della sicurezza stradale, che vede purtroppo giovani vittime anche nel nostro Comune.
La collaborazione è scaturita dopo che il Capogruppo della Lega Nord ha presentato in Consiglio Comunale e messo in discussione la mozione con oggetto: “Sicurezza stradale”.
In conformità alla delega di assessore alla Sicurezza, ho fornito alle commissioni riunite il mio contributo, avvalendomi della ottima relazione presentata dal Comandante Semeraro, nella quale veniva riportata una serie di dati e tabelle, tali da poter essere ulteriormente approfonditi dai componenti della seduta.
Per dare seguito al tema della sicurezza stradale a Peschiera Borromeo, ho ritenuto utile rafforzare il mio supporto alla mozione portata avanti dal Capogruppo della Lega Nord, ponendo in  evidenza, come sotto riportato, alcune delle più significative novità del Codice della Strada: una sorta di manuale indirizzato ai giovani guidatori, ma non solo. Sarà mia prossima intenzione divulgare questo “Vademecum” in maniera ancora più mirata e chiara, convinto di potere contribuire ulteriormente alla nobile iniziativa.
Invito a porre molta attenzione quindi alle seguenti novità del Codice della Strada:
- Art. 34 Alcol e droga. Attenzione al tasso alcolemico. Multe salatissime, fino alla revoca della patente, se il conducente ha provocato un incidente.
- Art. 54 Aree di servizio. Vietata di notte la vendita degli alcolici.
- Art. 35 Attraversamento dei pedoni. Quando questi si apprestano ad attraversare sulle strisce pedonali, si deve dare loro la precedenza.
- Art. 28 Bambini in moto. Possibile il trasporto, purché il passeggero sia seduto in modo stabile ed equilibrato.
- Art. 29 Casco in bici e cinture di sicurezza per minicar. Se si circola in bici fuori dai centri abitati dopo il tramonto e fino all’alba o in galleria (dentro o fuori dai centri abitati) è necessario indossare il giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità.
- Art. 46 bis Educazione stradale in classe. Dall’anno scolastico 2011-2012, il ministero dell’Istruzione predispone programmi di educazione stradale.
- Art. 55 Etilometri nei locali “Happy hours”. Divieto di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nei locali notturni dalle ore 3 alle ore 6, con l’obbligo all’uscita dei locali di usare un apparecchio precursore chimico-elettronico, per la rilevazione volontaria del tasso alcol emico, con tabelle illustrative dei danni che produce l’alcol. Si precisa che si tratta di un “obbligo” per tutti i locali, anche bar, alberghi, ristoranti, che proseguono l’attività dopo le 24. Per gli altri esercizi, la vendita è vietata dalle ore 24 alle ore 6. Se le regole non si rispetteranno, scatterà una sanzione pecuniaria che potrà arrivare fino a 20 mila euro, con la sospensione da 7 a 30 giorni dell’attività commerciale in caso di recidiva.
- Art. 14 Modifiche ciclomotori. Sanzioni in salita (da 779 a 3.119 euro, mentre attualmente sono da 78 a 311 euro) per chi modifica i ciclomotori per aumentarne la velocità.
- Art. 30 Obbligo di lenti o apparecchi per la guida. Se prescritti, per i titolari di patente di guida o di certificato di idoneità alla guida di ciclomotori (il cosiddetto patentino). Tale obbligo è quindi esteso anche a ciclomotori e minicar.
- Art. 19 No alla patente per chi importa, acquista o riceve la droga. Non potranno conseguire la patente di guida e si prevede il ritiro (se già in possesso), per coloro ai quali sia stata revocata per la seconda volta la patente per il reato di omicidio colposo.
- Art. 24 Patenti estere. Previste pene pecuniarie per chi, trascorso più di un anno dal giorno dell’acquisizione della residenza in Italia, guidi con patenti rilasciate da uno Stato estero non più in corso di validità.
- Art. 5 comma 1. Vietato sporcare le strade. Disco verde al divieto, più severo, di “insozzare” le strade e le sue pertinenze, gettando rifiuti o oggetti dai veicoli in sosta o in corsa. La sanzione, per chi viola la norma, va da 100 a 400 euro (mentre la misura originaria oscillava dai 23 ai 92 euro).
Supponiamo che ci arrivi la seguente notizia, non rara: “A seguito di un incidente stradale, è rimasto gravemente menomato, o peggio: è deceduto un giovane...”; il pensiero normalmente va a immedesimarsi nel dolore e lo strazio che vive improvvisamente la famiglia colpita. Da qui, per dare seguito ai due servizi apparsi sul n.23 del Vs. giornale, nei quali ho potuto cogliere argomentazioni interessanti, trattate da esperti in campo sportivo: “Come crescere gli uomini di domani – Stadi e violenza”, “Lo sport? Un’esperienza che insegna a vivere”.
A ulteriore supporto, vorrei aggiungere la mia esperienza maturata durante un trentennio sportivo, che ha avuto a che fare con fasce di giovanissimi e meno giovani. Mi appello a quei genitori restii a convincere i propri figli alla pratica sportiva. Pratica che, come noto, si rifà alla prova della fatica fisica, alle regole, al rispetto reciproco, per citare solo alcune sane peculiarità assai utili per i giovani, per non essere prede anche dell’odioso fenomeno del bullismo.
Tutto ciò (lo dico convinto), spinge progressivamente il giovane individuo a un migliore comportamento civico, anche quando è alla guida di qualsiasi mezzo di trasporto.
Aggiungo che “molta attenzione” andrebbe dedicata nella scelta tra le varie palestre e discipline, seguita da un accurato approfondimento sulle esperienze maturate dagli insegnanti e/o allenatori perché, esperienza insegna, non sempre essi sono all’altezza dell’importantissimo ruolo loro affidato. Essi hanno a che fare con giovani e immaturi atleti, pertanto ancora in formazione fisico/mentale. Durante il mio percorso, mi è capitato più volte di osservare insegnamenti addirittura sballati, mirati quasi unicamente a fare cassa, pertanto completamente al di fuori di ciò che dovrebbe essere il sano e assai proficuo insegnamento sportivo.
Un appello infine vorrei dedicarlo anche a certi genitori, quelli che mirano a fare del proprio figlio un campione, quasi a costringerlo a fargli praticare addirittura una disciplina a lui poco gradita, cosa assai sconsiderata, grave e irresponsabile, che induce il giovane a reazioni comportamentali negative anche durante la guida, annullando le teorie e gli sforzi dei bravi maestri dello sport.