Una aggressione violenta e criminale ai danni di una persona indifesa

Monica Giusti
Peschiera Borromeo
È successo il 10/01/2012 nell’area cani di via Madonna di Caravaggio, a Zeloforamagno. Ebbene si! Ancora problemi nell'area cani. Ma questa volta la Bestia è uscita dalla gabbia. Erano circa le ore 14.00 di un tiepido pomeriggio d'inverno e all'area cani erano presenti i soliti frequentatori. In questo caso, una donna anziana con i suoi due cagnolini, una giovane signora con una bambina e il suo bassotto e un uomo con il suo fedele compagno.

I problemi, come si sa, sono sorti in estate, quando un non meglio identificato individuo scriveva bigliettini che appendeva sulla bacheca dell'area, con proteste verso il Sindaco, verso chi possedeva un cane, verso il mondo intero che disturbava il suo sonno e la sua tranquillità. Ieri la Bestia è uscita allo scoperto. All'abbaiare dei cani, questo individuo si è affacciato imprecando contro i cani e contro i padroni [...]. È sceso, è entrato urlando e imprecando all'interno dell'area cani e si è diretto verso l'uomo seduto sulla panchina, aggredendolo fisicamente e verbalmente, per non parlare delle minacce. Gli ha tirato un pugno e lo ha fatto cadere a terra, continuando a infierire sull'uomo, inerme a terra, procurandogli, a prima vista, una ferita al volto. Ha minacciato la signora accanto all'uomo di fare la stessa cosa con lei se non si fosse zittita, mentre questa, presa dal panico, chiamava i Carabinieri perché intervenissero e placassero la Bestia. Quella donna è mia madre. La furia dell'“uomo” era incontrollabile, neanche il padre, che lo aveva seguito [...] riusciva a calmare l'ira della Bestia. I Carabinieri non sono intervenuti, hanno mandato i Vigili urbani i quali hanno preso le generalità e forse hanno emesso un verbale. L'uomo che è stato aggredito non è un aitante e sano giovane, magari lo fosse stato, avrebbe potuto almeno tentare una reazione, difendersi e magari far desistere la Bestia dall'attacco. Purtroppo si tratta di una persona con problemi di salute [...] indifesa e fragile. All'apparire della Bestia, anche i cani si sono nascosti sotto la panchina impauriti e questo dovrebbe dirla lunga [...]. Questo “uomo” sembra sia un tassista, sulla quarantina, una “persona” che sta a contatto con gli esseri umani, e un essere che potrebbe reiterare il reato di cui si è macchiato se è bastato l'abbaiare dei cani a risvegliare il suo istinto primordiale. Questo individuo è da agosto che macina odio, è pericoloso e, nella migliore delle ipotesi, deve chiudersi in un eremo perché inadatto a vivere con gli esseri umani. [...] Quello che è accaduto è inqualificabile, imperdonabile, ingiustificabile e non so che altro dire con parole educate. Bestia, te la sei presa con dei deboli, gente che non poteva difendersi, bravo! Hai coraggio! Spero pagherai le conseguenze del tuo atto criminale, legalmente ovvio, di bestia in circolazione ne basta una [...]. Quello che è successo nell'area cani poteva diventare una delle tante tragedie di cui sentiamo parlare accendendo la televisione. A volte anche un pugno può bastare a stroncare una vita. È stato un giorno di ordinaria follia? Ho sentito parlare di imbarbarimento generale, di caduta di qualsiasi freno inibitorio, di caduta morale, già, ma con le parole non si va da nessuna parte. Bisogna che, chi deve fare, faccia. Fatti del genere sono all'ordine del giorno e i cittadini onesti devono essere tutelati. È ora che le Forze dell'ordine facciano il proprio dovere e che siano messe in grado di farlo.