Una precisazione da parte dell’associazione “L’isolachenonc’è”


Obiettivo dell’Associazione, grazie anche al supporto di un notevole impegno volontario da parte dei propri soci, è stato quello di attivare uno sportello in grado di offrire alle iscritte/i la possibilità di usufruire di: consulenze legali nell’ambito del diritto di famiglia ma anche nei campi del diritto civile, penale e nel diritto del lavoro; consulenze psicologiche per problematiche differenziate quali conflitti di coppia, anziani, dipendenze ecc.; counseling; iniziative rivolte alla prevenzione con esami medici gratuiti (moc); corsi di discipline diverse (yoga, difesa personale, tango argentino, tai chi ecc.) organizzati in fasce orarie differenziate per permetterne la fruibilità da parte del maggior numero di utenti; momenti culturali con visite a musei, monumenti e mostre; viaggi finalizzati ad agevolare l’aggregazione fra i partecipanti e a contrastare la condizione di solitudine che molto spesso viene riportata dalle iscritte/i al servizio.
Il costante aumento del numero di persone che hanno richiesto la tessera gratuita del Centro Donne, ha dimostrato in questi anni che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti e che il Centro Donne può oggi considerarsi un servizio realmente in grado di intercettare e soddisfare i bisogni di una parte consistente della popolazione femminile e non  della città.
Il direttivo dell’Isolachenonc’è  intende con questa nota dare risposta a quel gruppo di utenti anonimi che hanno provato con le loro affermazioni a screditare un lavoro costante e trasparente, insinuando sospetti sull’operato di una socia in possesso di valide competenze per titoli ed esperienza in campo turistico, alla quale l’Isolachenonc’è ha affidato l’incarico di organizzare gratuitamente per il Centro Donne gite e viaggi peraltro spesso richiesti a gran voce dalle iscritte stesse.
Al gruppo di utenti “anonimi” che hanno creduto di intravedere un “cambio di strategia”, insinuando una privatizzazione inesistente del Centro Donne, l’Isolachenonc’è risponde che, senza il contributo d’impegno assolutamente volontario da parte di molti soci, sarebbe ormai impossibile portare avanti uno sportello tanto articolato e complesso, il tutto per rendere sempre migliore ed efficiente un servizio reso alla comunità in nome del principio di sussidiarietà.

Per il direttivo - la presidente Carmen Granato