Agrumi, è ora di scoprire le piante dalle protezioni invernali

Il mandarancio è un ibrido tra il mandarino e l'arancio. Il clementine tra il mandarino e l'arancio amaro

È ora di scoprire dalle protezioni invernali gli agrumi, per lo meno nel nord, o di raccoglierne i frutti prodotti! Questi bellissimi alberini sono ascrivibili al genere "Citrus", che non è da confondere con il genere "Cedrus", a cui appartengono quelle imponenti conifere che noi chiamiamo "cedri", ma che non c'entrano nulla con i cedri intensi come agrumi!  Gli agrumi, forse non tutti lo sanno, sono originari dell'India e dell'Asia orientale. Il primo ad essere conosciuto in Europa è stato proprio il cedro, che i romani chiamavano "pomo di Persia", ma furono gli Arabi, nell'anno 900, ad introdurre la loro coltivazione in Sicilia. Gli agrumi coltivati in Italia sono, in ordine di importanza: arance, limoni, clementini, mandarini, bergamotti, chinotti. Ma vediamo alcune loro caratteristiche botaniche: innanzitutto sono quasi tutti sempreverdi (eccetto il ponciro, o Poncirus trifoliata, l'unico agrume resistente al freddo); i loro fiori, inebrianti, sono chiamati "zagare", e botanicamente "corimbi". Cos'è un corimbo? Sono infiorescenze in cui i fiori, pur partendo da diversi punti di inserzione sul rachide (cioè sull'asse fiorale), terminano tutti alla stessa altezza! E', evidentemente, questo, uno stratagemma evolutivo per cercare di "mostrare" meglio il fiore agli insetti impollinatori attirati dal loro intenso profumo. Il frutto tipicamente a spicchi degli agrumi è chiamato "esperidio",  ed in esso possiamo notare come gli spicchi siano circondati da uno strato bianco e spugnoso, più o meno spesso a seconda delle specie (più spesso, ad esempio, nel pompelmo): è l'"albedo". Tipicamente sono piante che si prestano a svariate ibridazioni, avendo caratteristiche genetiche molto affini. I più antichi, giunti fino a noi, sono, pensate, il mandarino, il pomelo (che ultimamente si sta diffondendo anche sulle nostre tavole), ed il cedro!  Gli altri sono tutti frutto di ibridazioni, talvolta molto antiche e reibridazioni su ibridi! Si tratta di un mondo affascinante. Allora scopriamo che il mandarancio è un ibrido tra il mandarino e l'arancio. Il clementine tra il mandarino e l'arancio amaro (del quale sono pieni, ad esempio, i viali delle città liguri). Sul tangerino stanno ancora litigando: secondo alcuni è una varietà di mandarino (il nome deriva dalla città di Tangeri, in Marocco, da cui inizialmente venivano importati), secondo altri un tipo di clementine. Il Mapo (anch'esso ormai presente sulle tavole italiane), è un icrocio tra mandarino e pompelmo. Il lipo tra limone e pompelmo. La limetta, invece, conosciuta anche come "lime" (usato nei cocktail come caipirinha, mojito, daiquiri), non è un ibrido, ma una specie, Cirus aurantifolia. Il bergamotto, coltivato in calabria, ed usato per l'estrazione degli oli essenziali della buccia ( ma anche da fiori, foglie, rametti) è il Citrus bergamia (non perchè sia originario di Bergamo, ma perchè deriva dal turco "berg armudi" cioè "pero del Signore"). Il chinotto (Citrus myrtifolia, in quanto la sua foglia è piccola, somigliante a quella del mirto), è molto carino, di piccola taglia;  è chiamato così per la sua derivazione dalla Cina, ed è  usato per la produzione della omonima bevanda.  Il kumquat, o mandarino cinese, o mandarino cino-giapponese, o fortunella, è un delizioso alberino abbastanza resistente al freddo; il suo frutto si mangia con la buccia, che, anzi, appare più dolce della polpa. Di moda, attualmente, è il finger lime, (Citrus australasica) o limone caviale, con la tipica polpa a forma di palline-perle, iridescenti, molto usato dai cuochi sopraffini.Questo per citare i principali, anche se ve ne sono molte altre specie (e ibridi) proveniente da ogni parte del mondo.

Insomma, una gamma infinita che annovera ibridi e specie dalle forme e dalle colorazioni le più curiose, per la gioia dei nostri occhi, e perchè no, del nostro palato!

Mario Pria

Dr.agr. Mario Emanuele Pria - Manutenzione giardini e terrazzi - Corsi online di giardinaggio - www.marioemmepi.it - [email protected] - 3356032955

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