Ci sono i modi per preservare il pianeta!

Al Gore, con il documentario titolato “Una scomoda verità”, fa presente in che modo il riscaldamento globale, provocato dell’emissione di gas a effetto serra, ha implicazione nei fenomeni naturali.


Sebbene il documentario sia stato oggetto di polemica, aspetto che non sarà analizzato in questa sede, è altrettanto vero che possiamo conseguire il nostro benessere attraverso un mondo meno contaminato.
Nella rubrica precedente avevamo concluso dicendo che ci sono i modi per preservare il pianeta. Oggi vorremmo illustrarvi quali sono questi modi e gli sviluppi legislativi.
Già negli anni Sessanta la comunità internazionale ha preso coscienza del rischio ambientale connesso all’esercizio di determinate attività industriali, chimiche, nucleari ecc. 
In ambito internazionale crebbe la consapevolezza che le problematiche ambientali non sono circoscritte nei confini nazionali dei singoli Stati, ma costituiscono un rischio globale.
Per questo si avviarono, a livello internazionale, forme di collaborazione volte alla formazione di un tessuto normativo sempre più armonioso.

Così, ad esempio, i presupposti scientifici della Convenzione Quadro sui cambiamenti climatici vanno ricercati nelle scoperte che, già negli anni Settanta e Ottanta, hanno dimostrato il legame tra emissioni di gas serra di origine antropica e cambiamento del clima a scala planetaria. Grazie a queste scoperte, il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), di concerto con l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) hanno dato vita, nel 1988, al Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC): un organo scientifico composto da 2500 climatologi di tutto il mondo.
L'IPCC approfondisce le cause del mutare del clima e formula previsioni dettagliate sugli effetti avversi di tale cambiamento a medio e a lungo termine.
Subito dopo il primo rapporto dell'IPCC, le Nazioni Unite hanno istituito un Comitato Negoziale Intergovernativo (INC), composto da rappresentanti dei vari governi, con lo scopo di negoziare una convenzione che, come disposto dall'articolo 2 della Convenzione Quadro sui cambiamenti climatici, ha lo scopo di "stabilizzare, in conformità delle pertinenti disposizioni della convenzione, le concentrazioni di gas ad effetto serra nell'atmosfera a un livello tale che escluda qualsiasi pericolosa interferenza delle attività umane sul sistema climatico".
La Convenzione, adottata dall'INC il 9 maggio 1992, è stata presentata al Vertice di Rio nel giugno di quell'anno ed è entrata in vigore il 21 marzo 1994
Il Protocollo di Kyoto, che deve il proprio nome alla città giapponese in cui è stato firmato e che costituisce il successore della Convenzione Quadro, è uno degli strumenti giuridici internazionali più importanti nella lotta alle mutazioni climatiche.
Per procedere alla riduzione delle emissioni prevista dal Protocollo di Kyoto, sono state assunte come punto di partenza le emissioni generate nel 1990. Il principio alla base dell’Accordo è il vincolo per i Paesi più industrializzati del mondo a ridurre complessivamente del 5,2% le emissioni di gas serra  rispetto ai livelli del 1990 entro il periodo 2008-2012. L’obiettivo di riduzione complessiva è stato poi ripartito in maniera diversa tra i Paesi firmatari della Convenzione. 
Il Protocollo di Kyoto, trattato internazionale entrato in vigore il 16/02/2005,  stabilisce il quadro normativo per lo scambio internazionale di quote di emissione (articoli 17 e 3.10/11).
L'articolo 17 introduce la nozione di Emission Trading System (Sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra) e rinvia alla Conferenza delle Parti per l'adozione del regime giuridico relativo a tale meccanismo.
Il Protocollo di Kyoto oltre all’Emission Trading prevede due meccanismi flessibili per mezzo dei quali è possibile contenere il costo della riduzione, questi meccanismi sono: Joint Implementation (JI) vale a dire “Attività di attuazione congiunta” e Clean Development Mechanism (CDM) ossia “Attività di meccanismo di sviluppo pulito” .
Per oggi ci fermiamo qui, ma prima di salutarvi vorrei sottolineare come, grazie alle scoperte scientifiche e agli esperti sul cambiamento climatico,  la comunità internazionale sia scesa in campo per cercare i modi per preservare il pianeta.

Avv. Diana Yuditxa Bautista Martinez
Studio legale
Legal Consulting Borromeo
www.legalconsultingborromeo.it 
telf/fax + ( 39) 02 55301244
mobile + ( 39 ) 3342551147