I Funghi: i protagonisti indiscussi del bosco autunnale

Nel Regno Vegetale, dopo la fioritura primaverile e la crescita in estate, arriva l’autunno con i suoi frutti.

Anche nel Regno dei Funghi l’autunno è il momento principale della raccolta; se ne trovano anche nelle altre stagioni ma in misura minore. Il Regno dei Funghi è fatto da individui costituiti da cellule filamentose chiamate ife (oppure micelio primario). Una differenza sostanziale tra il Regno dei funghi e quello vegetale sta nella composizione chimica della parete cellulare: in quella delle piante è presente la cellulosa, in quella dei funghi la chitina. I funghi commestibili e  velenosi che noi vediamo, sono il frutto di una pianta sotterranea (detta micelio) senza tronco, senza rami, senza foglie, che si riproduce  per mezzo di spore. I funghi nell’ECOSISTEMA forestale.  In un bosco la catena alimentare è rappresentata dagli organismi che risultano, in ordine, l’uno il cibo dell’altro. A. PIANTE verdi  sono state chiamate organismi produttori perché fabbricano da soli il loro cibo, attraverso il processo  definito fotosintesi clorofilliana, cioè producono materia organica,  gli zuccheri, a partire da   anidride carbonica e acqua, sfruttando l’energia solare.
B. ANIMALI  chiamati organismi consumatori , suddivisi in  erbivori ( che si nutrono di vegetali) e carnivori (che ricavano energia mangiando erbivori e carnivori di livello inferiore). C. FUNGHI  e BATTERI  chiamati organismi decompositori, sono quegli organismi microconsumatori che utilizzano la materia organica morta, resti di animali e piante morti, la trasformano e la decompongono restituendo  al sistema sostanze minerali indispensabili ai produttori. Senza l’azione di questi organismi un ecosistema morirebbe.
Come si nutrono i funghi
I funghi, a differenza delle piante, non riescono a crearsi da soli  la sostanza nutritiva organica, perciò cercano di trovarsi il nutrimento già pronto in diversi modi.
Alcuni funghi su organismi morti e vivono su piante in decomposizione, rami secchi, letame, humus: vengono detti funghi SAPROFITI. Questi, con i batteri e con altri microrganismi, degradano i residui animali e vegetali e trasformano la sostanza organica in inorganica (acqua e sali minerali) creando così nuovo alimento per le piante. Vengono chiamati gli spazzini del bosco perché senza di loro saremmo sommersi dai detriti. Altri funghi si nutrono come PARASSITI cioè a spese di organismi, piante o animali, vivi. I funghi parassiti non sono da considerarsi “cattivi”, perché la loro funzione è quella di  regolatori del bosco. Infatti il loro compito è quello di aggredire le piante che sono già malate e quindi destinate a morire.
I funghi SIMBIONTI, invece, per nutrirsi uniscono  le loro ife fungine con le radici terminali dell’albero e intrecciandosi fra loro formano la MICORRIZA. E’ una specie di matrimonio tra fungo e pianta, in cui avviene uno scambio di favori. Il fungo dà la possibilità alla pianta di estendere il suo apparato radicale utilizzando le ife del micelio come prolungamento. La pianta, in cambio, cede al fungo gli eccessi della sua fabbricazione degli zuccheri, la sostanza organica di cui il fungo ha bisogno per nutrirsi. I funghi, inoltre, sono suddivisi in EPIGEI, quelli che crescono fuori dal terreno, e IPOGEI, quelli che crescono sotto terra come i TARTUFI. In natura esistono numerosissime varietà di funghi epigei. In questo articolo parlerò dei funghi commestibili, che conosco e raccolgo personalmente sul nostro territorio (chiodino, pioppino, orecchione o gelone, agarico conglobato, agarico vellutato, coprino chiomato) o in montagna (porcino, mazza di tamburo). Il CHIODINO (Armillarea mellea), cresce ad esemplari numerosi ai piedi degli alberi, sia vivi che morti, commestibile dopo bollitura (circa 20 minuti);
IL PIOPPINO (Agrocybe aegerita) è uno dei più gustosi, profumati ed apprezzati  funghi commestibili. Va consumato dopo bollitura.
L’AGARICO CONGLOBATO (Lyophyllum aggregatum), cresce a gruppi  tra l’erba di prati, parchi e giardini.
L’AGARICO VELLUTATO (Flammulina velutipes), chiamato anche fungo dell’olmo, è invernale e si sviluppa a gruppi cespitosi.
IL COPRINO CHIOMATO (Coprinus comatus), fungo dal sapore delicato ma ricco di gusto se consumato quando la carne è bianchissima. L’ORECCHIONE O GELONE (Pleurotus ostreatus), molto comune e con un aspetto inconfondibile, viene coltivato e commercializzato. Ottimo anche nel risotto. LA MAZZA DI TAMBURO (Macrolepiota procera) fungo molto conosciuto e riconoscibile per la sua altezza che lo rende molto evidente e la forma di piccolo ombrello. Commestibile previa cottura. IL PORCINO (Boletus edulis) il più conosciuto e commercializzato sia fresco che secco. Delicato se consumato crudo (ma non bisogna esagerare) e di sapore intenso e profumato quando è secco.
CONSIGLI
I funghi, anche se commestibili,  vanno consumati in piccole quantità perché sono di difficile digestione.
I funghi raccolti  o ricevuti in regalo, se non si conoscono,  devono essere sempre controllati da  micologi esperti  o  dagli uffici sanitari, prima di consumarli. Purtroppo sappiamo che esistono  anche i funghi velenosi, e  i velenosi mortali, per cui  è molto importante per la nostra salute prestare la massima attenzione.                    

Foto di Walter Ferrari