Il Ciclo del progetto del Meccanismo di Sviluppo Pulito

Caro web lettore,
innanzitutto ti sono grata e ti ringrazio personalmente per esserti presso il tempo da dedicare alla lettura del precedente articolo “Modi concreti per ridurre le emissioni: un beneficio per l’azienda e per l’ambiente”.
Ha suscitato interesse il tema dei meccanismi previsti nel protocollo di Kyoto e in particolare il meccanismo di sviluppo pulito e la durata del ciclo del progetto.

In effetti, è un ciclo che non possiamo dire sia veloce, ma che richiede di vari passaggi.
Molto succintamente di seguito commenterò i meccanismi previsti dal protocollo di Kyoto. Per maggiori informazioni sul Protocollo di Kyoto, cliccare qui
Nella parte finale di quest’articolo elencherò, a modo esemplificativo, il ciclo del progetto del Meccanismo di Sviluppo Pulito.
Il protocollo di Kyoto per consentire ai Paesi sviluppati e ai Paesi con economie in transizione di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni ad un costo più basso, ha stabilito tre meccanismi di flessibilità, questi sono:
1) Joint Implementation o Applicazione Congiunta: è la realizzazione congiunta di progetti che permettano di ridurre le emissioni tra paese industrializzato e quelli con un’economia in transizione. Questo meccanismo permette di ottenere crediti di emissione nel paese dove è implementata la tecnologia.  
I predetti crediti (emissions reductions units) sono indicati con la sigla ERUs. 
Il meccanismo dell’applicazione congiunta è previsto dell’art. 6 del Protocollo. I soggetti coinvolti sono i Paesi inclusi nell’allegato I. Le unità di riduzione delle emissioni ottenute sono emesse dalle autorità del paese ospitante, come prima accennato, e trasferite nel registro del paese investitore, tale come previsto del richiamato art. 6 del Protocollo.
2) Clean Development Mechanism o Meccanismo di Sviluppo Pulito: è un meccanismo che permette di collaborare attraverso l’implementazione di progetti a tecnologia pulita. Le aziende o gli stati che realizzano questo tipo di progetto nei paesi in via di sviluppo ricevono crediti di emissione pari alla riduzione ottenuta rispetto al livello che si sarebbero avuti senza il progetto, detto anche sistema “Baseline and Credit”. 
I crediti ricevuti sono denominati Certified Emissiones Reductions e sono segnati con la sigla CERs. 
Beneficiari sono i Paesi inclusi nell’Allegato I (Paese industrializzati e Paese con economie in transizione per la riduzione del gas serra) e quei paesi in via di sviluppo (non inclusi nell’Allegato I e pertanto non soggetti agli obblighi previsti dal Protocollo). 
La differenza rilevante tra i due meccanismi di progetto (CDM e JI) si trova nel soggetto autorizzato ad utilizzare i meccanismi.
Nel caso di JI, i progetti di riduzione dei gas avvengono tra Paesi inclusi nell’allegato I.
Nel caso di CDM progetti di riduzione dei gas tra i Paese incluso nell’allegato I ed un altro Paese non incluso nell’allegato I.
È importante segnalare che i Paesi in via di sviluppo che in linea di massima sono gli aspiranti a ospitare questo tipo di progetto, ne traggono vantaggi in quanto, da una parte riducono le emissioni, dall’altra stimolano lo sviluppo nel proprio paese.
3) Emission Trading o scambio dei diritti di emissioni. I destinatari sono i Paesi vincolati agli obblighi di riduzione delle emissioni. 
Orbene, dopo aver sommariamente commentato i tre meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto è necessario precisare che redigere un progetto del tipo del meccanismo di sviluppo pulito, richiede vari passi nonché documenti necessari prima di essere presentato all’ente nazionale competente.
Questi passi o ciclo del progetto del meccanismo di sviluppo pulito includono: creazione della nota idea del progetto (PIN); documento disegno del progetto (PDD); validazione; presentazione del progetto presso il comitato esecutivo del progetto; monitoraggio; verificazione, fino all’emissione di certificati CERS e per ultimo si procede allo scambio dei predetti certificati.
Ogni passo o ciclo del progetto richiede di un lavoro accurato sia dal punto di vista tecnico di elaborazione di esso sia dal punto di vista legale, perché la normativa nazionale e internazionale impone dei passaggi necessari e obbligatori per affrontare i necessari adempimenti e ottenere l’esito del progetto.
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Avv. Diana Yuditxa Bautista Martinez
Studio legale Legal Consulting Borromeo
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