Perchè le piante soffrono per il freddo? E perché alcune più di altre?

Per quanto possa sembrare strano, le cellule verdi con il freddo muoiono "di sete", cioè a causa di una loro fore disisdratazione.

Gli effetti dell'ondata di gelo tardiva incominciano a manifestarsi sulle piante, in particolare su quelle più sensibili. Ma ci siamo mai chiesti perchè le piante soffrono per il freddo? E perché alcune più di altre?
La risposta l'abbiamo a livello cellulare. Per quanto possa sembrare strano, le cellule verdi con il freddo muoiono "di sete", cioè a causa di una loro fore disisdratazione. Proprio cosi! In particolare, se esaminiamo un tessuto verde, noteremo come l'acqua non solo permei l'interno delle cellule, ma anche sia presente tra cellula e cellula, sotto forma di "acqua extracellulare". Ebbene, quest'acqua è la prima, con il freddo intenso, a gelare ed a formare i cristalli di ghiaccio. Questo fa richiamare acqua dall'interno delle cellule verso gli spazi intercellulari e ciò determina una vera e propria "disidratazione cellulare". Le piante più resistenti sono quelli che riescono a "concentrare" l'acqua cellulare, cioè ad aumentare la concentrazione di sali, abbassando il punto di congelamento (come abbiamo visto nel post precedente). Le più diluite, invece, tenderanno a formare maggiormente ghiaccio, ed a "scoppiare". Il ghiaccio è, infatti, più dilatato dell'acqua liquida, cioè cresce di volume; avete presente le bottiglie di acqua nel congelatore? Proprio come il vetro delle bottiglie, così anche le pareti cellulari scoppiano, e le cellule muoiono.
Alcune piante resistenti al gelo, tra cui pini e abeti, hanno elaborato dei meccanismi attraverso i quali regolano la loro pressione osmotica intracellulare, in modo da evitare che l'acqua 2fuoriesca dalle cellule, trattenendola, ed evitando, così, di disidratarsi. La stessa cosa la fanno tutte le piante "caducifoglie", che, prima dell'inverno, "ritirano" tutta l'acqua al loro interno, disseccando le foglie e facendole poi cadere, tratenendo tutti gli elaborati in modo da abbassare il punto di congelamento. Inoltre le conifere hanno modificato la forma della foglia. La trasformazione della foglia in "ago", ha abbassato il rapporto "superficie/volume" limitando le perdite idriche. Inoltre gli aghi, coriacei, resistenti, ma anche flessuosi, sopporano meglio i carichi da neve, facendola scivolare a terra più facilmente.
Nelle foto notiamo i danni da gelo su Ibiscus rosa-sinensis, su Chamaerops humilis, Polyagala mirtifolia (con i fiori viola), oleandro. Spesso le parti colpite sono quelle apicali. Perchè? Lì le cellule sono più piccole e le pareti meno ispessite (più facili al collassamento)!
Quindi anche le piante hanno freddo, non solo noi! Allora copriamo le più sensibili con del TNT (tessuto non tessuto), che, non aderendo alla foglia, non crea umidificazioni e marcescenze, assicurando, al contempo, la giusta coibenza ed una sufficiente penerazione della luce. 
Mario Pria

Dr.agr. Mario Emanuele Pria - Manutenzione giardini e terrazzi - Corsi online di giardinaggio - www.marioemmepi.it - [email protected] - 3356032955

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