«I cittadini che hanno votato il cambiamento oggi si ritrovano governati dai soliti noti, con l'appoggio dell'ex Sindaco Falletta»

Capriglia e Baratella del Gruppo consiliare Peschiera Riparte accusano Zambon di aver tradito il suo elettorato

Anna Baratella e Giancarlo Capriglia

Anna Baratella e Giancarlo Capriglia Peschiera Borromeo: i due giovani che hanno fondato il nuovo Gruppo Consiliare Peschiera Riparte

Crediamo però che prolungare i tempi della fine di questo Governo giovi solo alle poltrone

Peschiera Borromeo, il 24 settembre il Consiglio comunale di Peschiera, discuterà la mozione di sfiducia firmata da otto Consiglieri di opposizione. 7giorni incontra Giancarlo Capriglia e Anna Baratella, i due giovani consiglieri eletti nelle file del Partito Democratico che sono fuori usciti dal loro Gruppo consiliare, in aperta polemica e hanno fondato Peschiera Riparte.

Avete sottoscritto la mozione di sfiducia per la seconda volta, che si discuterà il 24 settembre: senza appello l’operato del Sindaco?
Senza dubbio. Nel primo anno di Amministrazione Zambon di politico si è visto ben poco. Mancanza di partecipazione, trasparenza e metodo di lavoro hanno impedito di costruire una squadra solida che potesse mettere mano, in maniera seria e determinata al programma. 
Giusto dare la parola agli elettori?
Certo. Il Sindaco Zambon ha tradito il suo elettorato. I cittadini hanno votato il PD e la discontinuità con il passato e oggi si ritrovano, invece, governati dai “soliti noti”. Per di più appoggiati dall’ex Sindaco Falletta. Potrebbe sembrare fantapolitica ma purtroppo è la realtà. Non si tratta solo di un tradimento ma di un doppio tradimento! Gli elettori hanno il diritto di tornare alle urne. 
Per Zambon se non passa la sfiducia dovete rientrare in maggioranza o dimettervi. Cosa gli rispondete?
Crediamo che in questo momento il Sindaco debba pensare a fare i conti in casa propria. Se il Governo dovesse rimanere in piedi sarebbe comunque un clamoroso fallimento per lui e per il PD locale perché significherebbe che, da quel momento in poi, per far passare qualsiasi provvedimento, la Giunta Zambon dovrebbe contare sempre sul voto dell’ex Sindaco Antonio Falletta. Questa non ci sembra una cosa di cui vantarsi e lascia intendere solo uno spassionato attaccamento alla poltrona.
Come giudicate chi attacca la posizione del Consigliere Galimberti criticandone il sostegno al Sindaco nonostante le critiche più volte espresse sul suo operato?
Roberto è un nostro amico, una persona per bene e non ci sentiamo di fargli pressione, non sarebbe corretto nei suoi confronti.  Le sue perplessità nei confronti di Zambon sono forti, questo lo ha dichiarato più volte anche in Consiglio, ma ognuno ha i suoi tempi per maturare le decisioni. Crediamo però che prolungare  i tempi della fine di questo Governo giovi solo alle poltrone, certo non ai cittadini.
Nonostante la mozione di sfiducia di imminente discussione avete continuato a lavorare per la città. Quali sono state le vostre proposte e i risultati ottenuti?
Nonostante i pochi mesi a disposizione(ci siamo staccati dalla maggioranza a Maggio) con il contributo del Presidente del Consiglio Comunale Antonella Parisotto abbiamo  lavorato su più fronti: ottenuto l’indirizzo multi sport per il “Peschierello”, abbiamo presentato una mozione che blocchi la vendita delle Farmacie Comunali, stiamo monitorando la situazione attuale dell’ex asilo Besostri e, per incentivare la partecipazione, abbiamo presentato una mozione sul “Baratto amministrativo”. Ovviamente non ci fermeremo.