Allergie e cross-reattività: se sei allergico, stai attento anche a cosa mangi!

Forse, però, il soggetto allergico non sa che deve porre attenzione anche ai cibi che consuma: è il caso delle cosiddette cross-reazioni (letteralmente reazioni crociate), provocate da alcuni vegetali, che possono acuire i classici e ben noti disturbi, caratterizzati da rinite, congiuntivite e irritazione a livello della mucosa orale e nasale.
Come mostrato nella tabella, chi è allergico alle graminacee (ad esempio avena, segale, gramigna), deve prestare attenzione a frutti come mele, prugne, banane e a ortaggi come pomodoro e patata.
Un altro arbusto che ha una corrispondenza di alimenti cross-reattivi è la betulla, la cui pollinazione avviene tra marzo e maggio e che è sempre più presente nei giardini e lungo i viali delle nostre città, essendo utilizzata anche a scopo ornamentale; in questo caso, gli alimenti in grado di peggiorare il quadro sintomatologico sono mele, pere, kiwi, banane, ma anche sedano e carote possono disturbare il soggetto allergico.
Un’altra pianta che ha creato non pochi problemi già gli scorsi anni nel nostro territorio è l’Ambrosia, appartenente alla famiglia delle Composite, che fiorisce, però, alla fine dell’estate: pianta infestante molto diffusa, cresce nei prati asciutti e soleggiati e possiede il più allergenico tra tutti i pollini.
Ma quali sono i sintomi di una cross-reattività tra allergeni e alimenti? Come si è detto, vi è un’acutizzazione dei classici sintomi: inizialmente la sintomatologia interessa l’apparato digerente, in particolare il cavo orale, con prurito e gonfiore a palato, labbra e lingua, difficoltà nella deglutizione, vomito, diarrea, fino ad arrivare ai casi più gravi, con attacchi di asma e shock anafilattico. Questi sintomi possono insorgere nel giro di pochi minuti dall’avvenuto contatto orale con l’alimento.
Meglio evitare, perciò, l’ingestione di tali alimenti se vi è una positività ai test allergologici, da effettuarsi per tempo; ma soprattutto è meglio evitare l’associazione di più alimenti cross-reattivi. Qualche attenzione in più, quindi, è utile per aumentare il benessere dei soggetti allergici, che sono, tra l’altro, in costante aumento.

Giulia Tosti