Basilico rosso: una pianta sacra per gli orientali, ricca di effetti benefici per tutti

Tra le tante varietà di basilico, ce n’è una meno nota ma dalle incredibili proprietà: è il basilico rosso, denominato così proprio per le foglie dal curioso colore purpureo.

Il suo aroma ricorda vagamente quello del chiodo di garofano, e possiede un leggero retrogusto piccante. Per questo è molto utilizzato nella cucina indiana, che gli riconosce, tra l’altro, molteplici proprietà benefiche e curative: ricerche scientifiche, effettuate proprio in India, hanno dimostrato che il basilico rosso interviene nel potenziamento del sistema immunitario e nel miglioramento della forza fisica, contrastando la sensazione della fatica nonché della stanchezza mentale. Il Tulsi, come viene denominato nei paesi orientali, di cui è originario, è ritenuto da sempre un rimedio naturale molto apprezzato nella medicina Ayurvedica. È addirittura considerato una pianta sacra, in quanto interviene efficacemente nella cura di diverse malattie. Grazie ad alcuni suoi componenti, quali gli acidi triterpenoici e l’acido ursolico, questa varietà di basilico sarebbe in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare della pelle sottoposta a stress da raggi Uva e Uvb. Avrebbe, inoltre, proprietà rigeneranti sulle fibre di collagene, andando a prevenire la comparsa delle rughe. In generale, secondo alcune ricerche, è particolarmente efficace nel contrastare lo stress, possedendo spiccate proprietà “adattogene” che in situazioni di lavoro e fatica intensa rendono fragili e più vulnerabili alle malattie: da ultimo, quindi, vi è la capacità di rafforzare il sistema immunitario. Una pianta dalle molteplici proprietà che si acquista nei vivai e va seminata in primavera, anche in vaso. In cucina, il suo particolare sapore si sposa bene con piatti a base di pesce e crostacei, ma può essere utilizzata, in alternativa al comune basilico verde, per la preparazione di un “pesto curativo”, aggiungendo, come prevede la ricetta originale, pinoli, parmigiano, aglio e naturalmente l’immancabile olio extravergine di oliva. 

Giulia Tosti