Milano capitale del food

Da Tuttofood ad Expo, Milano offre moltissime occasioni per conoscere, degustare e acquistare prodotti gastronomici di ogni parte di Italia e del mondo

Le occasioni per questo 2015 sono davvero molte, l’agenda è ricca di incontri tematici con grandi chef, aziende storiche ed esperti in tema di dieta e salute.  La città ha saputo accogliere Expo già nei mesi precedenti offrendo possibilità di confronto e dibattito, davvero una fitta rete di eventi, show, letture e presentazioni tutte legate al mondo del food. Perché ormai il cibo è l’argomento globale e mondiale di cui tutti discutono e con cui tutti si dilettano. Forse ci si è accorti dell’importanza del cibo e di tutti i processi agricoli nel prossimo futuro di ognuno di noi. Già perché mangiare non è solo un atto estemporaneo, ma molto di più! Dietro ad una bistecca c’è la storia di un animale, della sua vita sacrificata per alimentare noi umani, la sua salute , la storia del macellaio, dell’azienda che tratta quella carne,e poi di chi la vende per finire a chi la cucina e la mangia. Ogni cibo ha una sua storia e una sua importanza perché se quella bistecca provenisse da un animale malato a causa dei molti farmaci subiti potrebbe far ammalare anche noi, magari non subito, ma la somma di molte bistecche così potrebbero. E poi veramente si può trascurare la spaccatura tra abbondanza e malnutrizione? Il mondo si divide non solo in emisferi e colore della pelle, ma purtroppo anche per la fame. Non è possibile negare le molte situazioni in cui la fame porta a morte precoce in molti paesi africani.  Milano offre visioni magnifiche, regala spettacoli e sapori da ogni parte del mondo, ma poi noi italiani siamo realmente così informati? Nella case di molti italiani la parola dieta è solo un’accezione negativa, con la quale si intende un periodo di digiuno, negativo e quasi negativo. In un Paese in cui l’obesità infantile è in crescita, saremo capaci di cogliere le sfide di Expo? 
Oltre alla corsa a degustare ogni novità a Tuttofood molta è stata l’attenzione alle nuovi classi di consumatori, i vegani, i celiaci, gli intolleranti. Ma perché allora visto che il mercato ha le soluzioni, la ristorazione ancora no? Ennesima contraddizione di un paese che avrebbe tutto, ma non sa di averlo. 
L’augurio è che dopo tutte le occasioni di sensibilizzazione in tema Expo sulle tavole degli italiani finisca meno junk food e che i bambini lo ricordino non come una gita o una fiera tra le tante, ma quasi come una lezione in cui imparare qualcosa e tenerselo per sempre. Il futuro spero possa essere condizionato da un’alimentazione sostenibile che non esaurisca la nostra madre terra in tutte le sue risorse, come sta accadendo. Il futuro a questi ritmi potrebbe essere fatto di cavallette e insetti al posto della famosa bistecca, ne sareste capaci? Innovazione e conoscenza sono il vero futuro, ma la conoscenza è storia e noi siamo un popolo ricco di storia. Perciò riscoprite le ricette della nonna, analizzate la loro dieta e scoprirete le vostre origini e la soluzione a molti dei vostri problemi. Leggete Novel of the World, (scaricabile da questo link) una raccolta di romanzi scritti da donne famose e non, a tema cibo, memorie e racconti, per We Women for Expo. Ricorderete la fame, e scoprirete la storia degli scialatielli, che abbinati alle telline e alla cicoria erano un superfood degno di Masterchef e altri simili, già a quei tempi. Questa deve essere Expo, cultura e memoria per un futuro consapevole.