Osteopatia, una filosofia per pensare fuori dagli schemi

Origini e piccoli cenni di storia per avvicinarsi all’unica disciplina olistica dell’occidente

Negli ultimi anni, la figura dell’osteopata sta prendendo sempre più piede e molti iniziano ad affidarsi a queste figure professionali  per la cura di piccoli problemi fisici quotidiani. Per comprendere meglio la filosofia osteopatica bisogna capire da dove è nata e il suo iter travagliato fino ad oggi.
Vi chiederò una fervida immaginazione, provate a proiettarvi nel lontano 1828, Stati Uniti, nel profondo Far west, qui nacque Andrew Taylor Still un ragazzino figlio di un dottore di frontiera impegnato sia a combattere nella guerra contro il Messico che ad aiutare e curare gli Indiani d’America per anni. Ma andiamo con ordine, a posteriori, la prima pietra miliare dell’osteopatia si ebbe, nel 1836, A. T. Still aveva appena 8 anni ed era nella sua tenuta di famiglia con una forte emicrania, si addormentò in giardino appoggiando la testa su un altalena rasente il suolo, poco dopo si sveglio senza alcun dolore. Ci vollero anni per capire che, quella sorta di ‘’cuscino basculante’’, andò a inibire il grande nervo occipitale facendogli passare quella tremenda cefalea. A. T. Still, ebbe una vita travagliata, perse 5 figli, due a poche settimane dal parto, tre per meningite spinale, suo padre per polmonite e venne a mancare pure la sua prima moglie dopo 10 anni di matrimonio. Questo capirete bene che per un medico estremamente cattolico sia stato un grosso trauma. Prese subito le distanze dalla medicina tradizionale dichiarando che l’uomo è una macchina perfetta costruita da Dio e che  noi non abbiamo le conoscenze mediche per trovare soluzioni farmacologiche, ma il corpo è capace di fabbricare dei rimedi propri contro le malattie, quando le sue relazioni strutturali sono normali, la sua nutrizione è buona ed è inserito in un buon ambiente. Il 22 Giugno 1874 scrisse: «Come un colpo di sole, la verità intera albeggia nella mia mente, ho visto una piccola luce nell’orizzonte della verità. In pratica ho issato la bandiera dell’osteopatia». Tutto ciò lo espose all’università di Baker.  Negli Stati Uniti del tardo ‘800 lo chiamarono ‘’The Old Doctor’’, venne in tutti i modi ostacolato nel diffondere la terapia manipolativa, per il suo posare le mani venne accusato perfino di stregoneria. Nel 1892 fondò a Kirksville, Missouri, la prima scuola di osteopatia, The American School of Osteopathy (A.S.O.) e pensate, richiamò talmente tanti studenti e pazienti provenienti da tutti gli stati del nord America che dovettero deviare la ferrovia che correva da est a ovest di ben 30Km per permettere a tutti di raggiungere questa cittadina allora sconosciuta.
L’osteopatia è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) come "professione sanitaria di contatto primario con competenze di diagnosi, gestione e trattamento dei pazienti", riconosciuta in diversi stati, ad oggi, purtroppo ancora non in Italia. Olistica perché ha una visone di tutti i grandi sistemi, sia somatici che viscerali, tratta dai comuni mal di schiena, cefalee, problemi articolari, fino ad arrivare a problemi legati alla digestione, intestinali e delle vie genito-urinarie.

Dott. Fabio Bonelli
Chinesiologo Osteopata
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