Tra un Open Day e l’altro, non è semplice scegliere l’attività sportiva; ma l’importante è essere idonei

Le Società sportive, devono richiedere il certificato medico per attività sportiva non agonistica, con validità annuale, ecco i consigli di Sandonato Medica

Tutti pronti per ripartire? Tra un Open Day e l’altro, non sarà semplice scegliere l’attività sportiva da intraprendere durante l’anno. Indipendentemente dalla scelta, però, l’importante è essere idonei. E non solo in termini di talento o di predisposizione, perché le Società sportive, al momento dell’iscrizione, o perlomeno prima che lo sportivo inauguri la sua attività, richiedono il certificato medico per attività sportiva non agonistica, con validità annuale. Presso la Sandonato Medica, al 10 di via Bruxelles (Torri Lombarde), dal lunedì al venerdì, dalle ore 16.00 alle 18.00, anche senza appuntamento, sarà possibile sottoporsi ad una visita, a fronte del rilascio immediato del certificato per attività sportiva non agonistica, al costo di 20,00 euro. Per chi necessiti, invece, oltre che della visita medica, anche dell’elettrocardiogramma, occorre prenotare allo 02 55602161 (35,00 euro). 
Una seduta di Tecarterapia

Una seduta di Tecarterapia

La fisioterapia può aiutare anche a prevenire gli infortuni

Di certo, l’idoneità fisica certificata non preclude di incorrere in traumi: distorsioni, contratture e strappi possono sopraggiungere intralciando il percorso atletico-sportivo e costringendoci al riposo. La fisioterapista Bianca Maria Lenci della Sandonato Medica consiglia agli sportivi di prevenire certe problematiche muscolari: «Non tutti sanno che la fisioterapia, oltre ad essere utilizzata per curare e riabilitare i pazienti che hanno subito dei traumi muscoloscheletrici, può aiutare anche a prevenire. Bastano dei massaggi per decontratturare e creare le condizioni ideali perché i muscoli possano essere sottoposti a sforzo senza incorrere in infortuni. Quando, invece, il paziente si presenta con un trauma, occorre saper fare delle diagnosi funzionali per capire come intervenire. Se il danno non è grave, per avere dei benefici, è sufficiente un ciclo di massaggi: la fisioterapia aiuta a risolvere il problema. Mentre se il problema è in fase acuta, quando, ad esempio, c’è stato un versamento di sangue o con la zona molto infiammata, si interviene con la tecarterapia, per poter drenare e accelerare i tempi di guarigione e di ripresa dell’attività».

La Tecarterapia, dunque, è indicata per risolvere lesioni traumatiche di tipo acuto, postumi di fratture, ma anche deficit articolari, epicondilite (gomito del tennista), la tendinite rotulea e quella fascite plantare che, spesso, costringe il podista a fermarsi. La Tecarterapia è un trattamento mirato che aiuta anche a risolvere problemi come la metatarsalgia, la tendinite dell'achilleo, i problemi alla cervicale, la lombosciatalgia, la sindrome del tunnel carpale e molte altre ancora.

Ma qual è il principio della Tecarterapia?
«Si utilizzano due elettrodi: uno passivo, la piastra, che metto a contatto col paziente e un secondo col quale lavoro sulla zona da trattare».

Come funziona la Tecar?
«Sono due le modalità di funzionamento: quella capacitiva e quella resistiva. La prima interviene sui tessuti maggiormente idratati come i muscoli, i vasi sanguigni e i vasi linfatici, mentre la seconda agisce su tessuti ad alta densità connettivale come capsule articolari, cartilagini, cordoni fibrotici, legamenti, osso, tendini. In genere, la durata media del trattamento è di circa mezz’ora e per risolvere un trauma occorrono dalle 6 alle 10 sedute».

Ci sono delle controindicazioni?
«La Tecarterapia è controindicata a chi ha tumori, a chi detiene pacemaker, a donne in gravidanza e a chi è soggetto a parestesie e, quindi, ha sensibilità alterata che spesso si manifesta con formicolio».

Sandonato Medica
Direttore Sanitario Dott. Sergio Parolini
via Bruxelles 10 (Torri Lombarde)
San Donato Milanese (Mi)

Telefono 02/55.60.21.61
www.sandonatomedica.it