San Donato aderisce al “Patto per il lavoro del Sud-Est Milano”

L’Amministrazione ha deciso di aderire al protocollo d’intesa siglato a dicembre a Segrate per promuovere azioni condivise in materia di occupazione

Checchi: «Nostro dovere difendere cittadini da esclusione sociale»

Ci sarà anche San Donato tra gli Enti che uniranno le forze per rilanciare l’occupazione nella zona Sud-Est del territorio della provincia di Milano. La Giunta ha infatti deciso di aderire al protocollo d’intesa promosso dall’Agenzia metropolitana per la formazione, l'orientamento e il lavoro. A coordinare l’operatività del Patto per il lavoro Sud-Est metropolitano, oltre ad Afol, sarà il Comune di Segrate, sul cui territorio nel 2020 verrà aperto il centro commerciale Westfield, lo shopping center del lusso più grande d’Europa. Il nuovo insediamento commerciale viene interpretato dagli Amministratori locali come un’opportunità di sviluppo occupazionale per ribaltare il trend crescente di disoccupazione che, purtroppo, sta interessando diversi Comuni del territorio. Per non disperdere le energie, gli Enti della zona omogenea del Sud-Est Milano hanno così deciso di dare vita a una collaborazione virtuosa che vedrà coinvolti amministratori e tecnici. Da essa prenderà vita  lo Sportello Lavoro Sud-Est Milano, coordinato e gestito da Afol Metropolitana, dove potranno incontrarsi le offerte di lavoro e le esigenze occupazionali dei cittadini. «Unendo risorse e competenze – spiegano l’assessore alle Politiche del lavoro, Serenella Natella, e il sindaco, Andrea Checchi – si possono sviluppare esperienze virtuose per offrire prospettive alle tante persone che si trovano, incolpevolmente, travolte dall’effetto domino della disoccupazione. La perdita del lavoro spesso genera una deriva che può sfociare nella povertà e nell’esclusione sociale. È dovere degli Enti pubblici difendere i cittadini da questo terribile rischio. Tra i motivi che ci hanno spinto ad aderire al patto - concludono - vi è l’attenzione che si intende dedicare alle categorie di cittadini più vulnerabili nelle dinamiche del mondo occupazionale: persone con disabilità, giovani, mamme, cassintegrati». 
Redazione Web

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