Scenari economici nazionali: l’importanza delle pompe funebri a Monza

Monza

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Uno dei settori che spesso passano inosservati nello scenario economico italiano è quello delle pompe funebri. Chiaramente si tratta di un argomento considerato “sgradevole” se lo si guarda da un punto di vista emotivo ma osservandolo in chiave economica il risultato è praticamente opposto, visto che è uno dei settori più solidi e rilevanti per l’economia italiana. A tale proposito, infatti, i servizi funerari in Italia godono di una ventata piuttosto favorevole nonostante gli scenari di crisi economica che aleggiano quasi ininterrottamente sul benessere delle persone dal 2008. Eppure l’eccellenza italiana e la capacità di radicarsi sul territorio come le pompe funebri a Monza e in qualsiasi altra città d’Italia. In questo articolo ci concentreremo sull’importanza economica del settore funebre italiano sia nel nostro Paese che all’estero, valutando i lati positivi e negativi degli scenari nazionali e globali.

Come cambia il mercato con la Pandemia

La pandemia ha fatto comprendere a persone e Governi che il nostro sistema economico sia interessato da falle sistemiche in grado di mandare in tilt intere nazioni. Gli ultimi mesi hanno comportato la chiusura e il fallimento di tantissime attività e in questo contesto le persone hanno iniziato a spendere il proprio denaro con maggiore attenzione, risparmiando e acquistando solo ciò che è considerato tra i beni di prima necessità. Purtroppo però la pandemia ha comportato un’impennata di decessi di cui potremmo trarre le conseguenze solamente alla conclusione di questo funesto 2020. Per quel che sappiamo ora il settore funerario ha sempre beneficiato di una certa stabilità, anche dopo le liberalizzazioni delle Leggi Bersani del 1998. L’apertura del mercato funerario ha comportato l’ingresso di nuovi protagonisti sul mercato e ha contribuito a livellare le aziende premiando quelle che hanno saputo rispondere più efficacemente alle rinnovate esigenze delle persone, seguendo il passo dei tempi.

Possibili scenari futuri

L’Italia resta pur sempre un paese gerontocratico, ovvero caratterizzato da una popolazione mediamente anziana. Questo significa che, al netto della pandemia, il numero dei decessi resta elevato al punto da non intaccare in negativo la domanda. L’anzianità della popolazione italiana è un dato che, pur giocando a favore delle pompe funebri, a Monza come nel resto del paese, in qualche modo è anche il motivo per cui rischia di metterla in crisi. Difatti le persone invecchiano e fanno meno figli, producendo minore forza lavoro e, di conseguenza, un flusso economico rallentato e in stallo. Ciò che ha messo in difficoltà il settore, al netto delle richieste, è infatti il calo di fatturato. Si è assistito ad una diminuzione del prezzo medio dei funerali, sceso di circa duecento euro negli ultimi due anni, e alla comparsa di nuovi protagonisti esteri. Sul mercato, infatti, sono comparsi competitor low cost che hanno saputo rispondere alle necessità di risparmio delle famiglie bloccate dalla minor disponibilità di liquidità. Parallelamente sono aumentate del 10% annuo le richieste di cremazione, con incidenza al nord, e che risultano essere l’alternativa funeraria più economica. Per questo le bare di pregio e i servizi extra hanno avuto un ruolo meno rilevante che in passato causando una flessione degli introiti. Cosa succederà nell’immediato futuro? Dovremo attendere la fine del 2020 per tirare le somme.