Segrate: la Giunta approva la variante del Pgt, stop al consumo di suolo

Grandi porzioni di Segrate andranno a far parte dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale, circostanza che impedirà eventuali future edificazioni

Nel 2015 il precedente Pgt era stato annullato dal Tar

La Giunta comunale di Segrate ha approvato la proposta di variante al Piano di governo del territorio (Pgt), che nei prossimi giorni passerà all’esame del Consiglio comunale che sarà chiamato a votarne l’adozione. Si avvicina quindi a conclusione una complessa vicenda avviata lo scorso anno quando, a seguito del ricorso presentato da Wwf, Legambiente e da un Comitato di cittadini allo scopo di salvaguardare le aree verdi di Segrate, il Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Lombardia aveva annullato il Pgt elaborato dall’allora Amministrazione Alessandrini e datato 2012. Grazie alla variante appena approvata, il nuovo documento prevedrà un abbattimento sostanziale del consumo di suolo, riportando a verde e servizi un milione di metri quadri di territorio. Nello specifico, grandi porzioni di Segrate entreranno a far parte dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS) della Martesana e della Media Valle del Lambro, collegando di fatto la città con corridoi ecologici e ciclopedonali a est col fiume Adda, a nord con Monza e a sud con il Parco Agricolo Sud Milano, l'Idroscalo e il Grande Parco Forlanini. «La proposta di variante al Pgt – ha commentato Marco Italia, segretario di Segrate Nostra - libera dal cemento e da nuove edificazioni oltre mezzo milione di metri quadri di territorio e un ulteriore mezzo milione lo destina a servizi e a verde. La nostra città avrà una crescita contenuta e ordinata con una previsione di quasi 10mila abitanti in meno rispetto alla crescita tumultuosa prevista dal PGT votato nel 2012 dalla precedente Amministrazione». «Il percorso sarà ancora lungo – conclude Italia - ed è reso difficile dalle iniziative legali che le proprietà immobiliari attivano ripetutamente per riconquistare le volumetrie che la precedente Amministrazione aveva loro concesso. Ma col sostegno di chi vuol bene a Segrate ce la faremo».
Redazione Web