Morti per Covid nella Rsa di Mombretto: 14 famiglie ottengono udienza contro l’archiviazione dell’inchiesta

A luglio la Procura di Lodi aveva chiuso le indagini per i decessi nella casa di cura nel 2020, per cui la morte dei 77 ospiti era rimasta di fatto senza colpevoli. Le famiglie si sono però opposte all’archiviazione e chiederanno un supplemento di indagini

La Residenza Borromea di Mombretto di Mediglia

La Residenza Borromea di Mombretto di Mediglia

Furono 77 i decessi presso la Rsa Borromea di Mombretto di Mediglia all’epoca della prima, terribile ondata di Covid-19 in Italia. Sull’accaduto la Procura della Repubblica di Lodi aveva aperto un’inchiesta con le ipotesi di reato di epidemia colposa e omicidio plurimo colposo all’indirizzo del personale sanitario della residenza per anziani. Tale indagine, tuttavia, a luglio era stata archiviata perché, secondo quanto sostenuto dalla Procura nella richiesta di archiviazione presentata al gip (giudice per le indagini preliminari), “non c’è ragionevole certezza che siano state proprio le condotte commissive o omissive di soggetti ricoprenti cariche apicali a cagionare l’evento morte”, aggiungendo che “L’adozione di misure cautelari più efficaci avrebbe potuto tuttalpiù ridurre, ma non azzerare, il numero delle vittime, in misura difficilmente accertabile”. La discriminante cui, in questo caso, si sono appellati gli inquirenti, è l’articolo 3 bis della legge 76/21 che limita la responsabilità dei sanitari ai casi di colpa grave. Quattordici famiglie non hanno però accettato le conclusioni della Procura e, attraverso i propri legali, hanno depositato formale istanza di opposizione all’archiviazione, ottenendo udienza davanti al giudice per il prossimo gennaio. In quella sede gli avvocati chiederanno che vengano svolti ulteriori accertamenti, quali una perizia epidemiologica e nuovi interrogatori, allo scopo di individuare nuove informazioni utili a far luce sui decessi alla Rsa di Mombretto.

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