Milano: arriva il freddo, parte il piano per i senzatetto

Allertate unità mobili e strutture per gli homeless: al momento disponibili 1.200 posti letto, a pieno regime saranno 2.700

Il Comune «Chiediamo ai cittadini di segnalarci chi ancora si trova per strada»

Con l’arrivo del periodo più rigido dell’anno e il sensibile calo termico nelle ore notturne, a Milano sono già in stato di massima allerta tutti i servizi predisposti per i senzatetto. Dal fine settimana appena concluso, il Centro Aiuto della Stazione di via Ferrante Aporti 3 (angolo viale Brianza) rimarrà aperto fino a mezzanotte per coordinare le attività delle unità mobili notturne, per registrare e inviare nei ricoveri della città chi non ha un posto dove dormire. Sono circa 1.200 i letti disponibili al momento, il numero crescerà gradualmente nelle prossime settimane fino a raggiungere, come lo scorso anno, 2.700 posti. Per chi tra i senzatetto sceglie di rimanere per strada, non accettando l’accoglienza offerta in una struttura, l’assistenza è portata ogni notte dagli operatori e dai volontari che distribuiscono coperte, sacchi a pelo e bevande calde. Per i casi più critici è richiesto l’intervento del 118. «Con l'arrivo del freddo – ha spiegato l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino - abbiamo allertato e mobilitato operatori e volontari soprattutto per intercettare chi ancora non conosce i nostri servizi e non sa che è possibile trovare un posto letto per la notte. Chiediamo a tutti i cittadini che vedono o conoscono persone in difficoltà di farci una segnalazione chiamando il Centro Aiuto: questo piccolo gesto ci permetterà di intervenire tempestivamente». Il Centro è aperto tutti i giorni con orario prolungato dalle 8.30 alle 24 (il sabato e la domenica dalle 9). Per le segnalazioni è possibile chiamare i seguenti numeri: 02/88447645 – 02/88447646 – 02/88447647 – 02/88447648 – 02/88447649. I servizi del Comune stimano che attualmente siano 2.300 i senzatetto che vivono in città,  la metà dei quali residenti a Milano, mentre gli altri arrivano da comuni lombardi che non offrono servizi per loro. 
Redazione Web