Milano, capodanno, aggressioni e violenze in piazza Duomo: arrestati due ragazzi nordafricani minorenni
Si tratta di due cittadini egiziani, ritenuti responsabili delle violenze a sfondo sessuale commesse ai danni di due turiste tedesche. Hanno 16 e 17 anni, riconosciuti da una delle vittime. Il gip: «incuranti della sofferenza delle ragazze»
08 febbraio 2022
Milano, 7 febbraio 2021. La Polizia di Stato di Milano ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due minori gravemente indiziati di alcune delle violenze sessuali e rapine avvenute la notte di Capodanno in piazza Duomo e dintorni. L'indagine è a carico di due egiziani di 16 e 17 anni. I due giovani sono ritenuti responsabili delle violenze a sfondo sessuale commesse ai danni delle due turiste tedesche, riprese in un video che ha fatto il giro del web. Dei due ragazzi uno ha il permesso di soggiorno, l'altro è un minore straniero non accompagnato.
I poliziotti sono giunti alla loro identificazione con le immagini dei sistemi di sorveglianza, con la testimonianza di numerosi testimoni e delle parti offese, oltre che con l'analisi dei vari social network e l'utilizzo del software per il riconoscimento facciale da parte della Polizia Scientifica. I due minorenni arrestati non hanno desistito "nemmeno di fronte all'evidente sofferenza patita dalle due giovani ragazze" tedesche, scrive il gip del Tribunale per i minorenni di Milano Paola Ghezzi nell'ordinanza nella quale parla anche di "gravissime e radicate lacune educative, sfociate in un atteggiamento di assoluta spregiudicatezza e indifferenza alle regole più elementari della civile convivenza" e di "mancato rispetto della dignità e della libertà personale di giovani donne in una serata di festeggiamenti nel centro della metropoli milanese".
Le indagini, inoltre, hanno permesso di attribuire al sedicenne una rapina messa a segno alle 2 e 15 in via Torino: il giovane, che faceva parte un nutrito gruppo che, secondo la Questura, "si muoveva subdolamente con abilità criminale", avrebbe accerchiato una coppia di ragazzi che stava passeggiando con alcuni amici, aggredendoli e rapinandoli dei cellulari. Uno dei ragazzi aveva riportato ferite giudicate guaribili in cinque giorni mentre un'altra giovane vittima, mentre cercava di chiamare i soccorsi, era stata minacciata con un coltello.
Tra gli elementi che hanno portato all'arresto di due ragazzi ci sono le dichiarazioni a verbale di una delle due studentesse tedesche ventenni, sentita in Procura a Milano il 19 gennaio e che ha riconosciuto i suoi aggressori. Un'indagine che scava su almeno cinque episodi distinti con undici vittime in totale.
La ragazza era arrivata dalla Germania per ricostruire davanti agli inquirenti quei terribili "20 minuti" nel corso dei quali lei e un'amica sono state prima avvicinate con un pretesto, poco prima della mezzanotte, mentre erano in piazza del Duomo, e poi entrambe sono state accerchiate da un'orda di giovani e costrette come "prede" a subire abusi, mentre in lacrime chiedevano aiuto, come dimostra anche un ormai noto video pubblicato sul web.
Nell'inchiesta ci sono già almeno una ventina di indagati e altri due giovani il 12 gennaio sono finiti in carcere: Abdallah Bouguedra, 21enne di Torino, per l'accusa di rapina, violenza sessuale di gruppo e lesioni (per lui il Riesame ha confermato il carcere) e il 18enne egiziano Mahmoud Ibrahim. Oggi si tiene per quest'ultimo l'udienza davanti al Riesame.
I poliziotti sono giunti alla loro identificazione con le immagini dei sistemi di sorveglianza, con la testimonianza di numerosi testimoni e delle parti offese, oltre che con l'analisi dei vari social network e l'utilizzo del software per il riconoscimento facciale da parte della Polizia Scientifica. I due minorenni arrestati non hanno desistito "nemmeno di fronte all'evidente sofferenza patita dalle due giovani ragazze" tedesche, scrive il gip del Tribunale per i minorenni di Milano Paola Ghezzi nell'ordinanza nella quale parla anche di "gravissime e radicate lacune educative, sfociate in un atteggiamento di assoluta spregiudicatezza e indifferenza alle regole più elementari della civile convivenza" e di "mancato rispetto della dignità e della libertà personale di giovani donne in una serata di festeggiamenti nel centro della metropoli milanese".
Le indagini, inoltre, hanno permesso di attribuire al sedicenne una rapina messa a segno alle 2 e 15 in via Torino: il giovane, che faceva parte un nutrito gruppo che, secondo la Questura, "si muoveva subdolamente con abilità criminale", avrebbe accerchiato una coppia di ragazzi che stava passeggiando con alcuni amici, aggredendoli e rapinandoli dei cellulari. Uno dei ragazzi aveva riportato ferite giudicate guaribili in cinque giorni mentre un'altra giovane vittima, mentre cercava di chiamare i soccorsi, era stata minacciata con un coltello.
Tra gli elementi che hanno portato all'arresto di due ragazzi ci sono le dichiarazioni a verbale di una delle due studentesse tedesche ventenni, sentita in Procura a Milano il 19 gennaio e che ha riconosciuto i suoi aggressori. Un'indagine che scava su almeno cinque episodi distinti con undici vittime in totale.
La ragazza era arrivata dalla Germania per ricostruire davanti agli inquirenti quei terribili "20 minuti" nel corso dei quali lei e un'amica sono state prima avvicinate con un pretesto, poco prima della mezzanotte, mentre erano in piazza del Duomo, e poi entrambe sono state accerchiate da un'orda di giovani e costrette come "prede" a subire abusi, mentre in lacrime chiedevano aiuto, come dimostra anche un ormai noto video pubblicato sul web.
Nell'inchiesta ci sono già almeno una ventina di indagati e altri due giovani il 12 gennaio sono finiti in carcere: Abdallah Bouguedra, 21enne di Torino, per l'accusa di rapina, violenza sessuale di gruppo e lesioni (per lui il Riesame ha confermato il carcere) e il 18enne egiziano Mahmoud Ibrahim. Oggi si tiene per quest'ultimo l'udienza davanti al Riesame.
A suo carico il gip Mascarino ha riconosciuto i "gravi indizi" per il caso degli abusi su quattro ragazze vicino alla Galleria Vittorio Emanuele II e della rapina ai danni di una di loro. Per il gip, invece, non erano sufficienti gli elementi probatori per l'episodio dello stupro ai danni di una 19enne e della violenza su un'amica. Per quest'ultima contestazione ha fatto ricorso anche la Procura e l'udienza del Riesame su questo punto si terrà il 21 febbraio.
08 febbraio 2022