Milano: sgominata pericolosa gang cinese

Arrestate nove persone, mentre due sono ancora ricercate all’estero. Le accuse sono di estorsione, spaccio e sfruttamento della prostituzione

I 3 machete sequestrati dalla polizia

I 3 machete sequestrati dalla polizia

La banda era la vera e propria “bestia nera” della chinatown milanese

La polizia di Stato ha sgominato quella che viene considerata come una delle più attive e pericolose gang operanti nel territorio della chinatown milanese.  In arresto sono finiti nove cinesi, sette uomini e due donne tutti di età compresa tra i 21 e i 38 anni, mentre altri due sono ancora ricercati all'estero. Per gli arrestati le accuse sono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni, allo sfruttamento della prostituzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno cominciato a indagare sul gruppo nell'agosto 2014 a seguito di un tentativo di estorsione ai danni di un centro massaggi cinese di via Bertini, nel cuore della Chinatown meneghina. Nel corso dell'operazione erano stati sequestrati 300gr circa di metamfetamina, 26mila euro di provenienza illecita, nonché alcune armi da taglio, tra cui tre machete. A capo della banda si ritiene ci fosse il 25enne Z.D.H., che però era stato arrestato il 10 aprile 2015 per un'estorsione da 10mila euro, la prima tranche di una richiesta da 120mila euro chiesta al titolare di una sala video lottery di Cernusco sul Naviglio. Dall'arresto di Z.D.H. il comando era passato al suo vice che ha portato avanti le attività illecite, tutte registrate dagli investigatori. Tra queste, oltre allo spaccio di shaboo (una potente metamfetamina) all'interno dei karaoke, c'era lo sfruttamento della prostituzione in due case in via Farini 38 e via Imbonati 6. In entrambi i settori c'erano due giovani donne a gestire gli affari come tenutarie. In breve è emerso un quadro variegato di attività criminali, prevalentemente consumate all'interno della stessa comunità cinese.
Redazione Web