Regione Lombardia, Attilio Fontana indagato nell’inchiesta sulla fornitura di 75mila camici per mezzo milione di euro

Al vaglio degli inquirenti c’è un bonifico del governatore in favore di Dama spa, società del cognato di Fontana e di cui la moglie dei quest’ultimo detiene il 10%. Salvini: «Fontana indagato perché un'azienda ha regalato camici ai medici lombardi. Ma vi pare normale?»

Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana è indagato dalla Procura di Milano nell'inchiesta sulla fornitura di camici e altri dispositivi di protezione individuale per un valore di oltre 500mila euro della società Dama spa, gestita dal cognato Andrea Dini e di cui la moglie del governatore detiene una quota del 10%. L’iscrizione di Fontana nel registro degli indagati è arrivata in seguito all’interrogatorio di Filippo Bongiovanni, dg dimissionario di Aria spa (centrale acquisti regionale), anch’egli indagato insieme ad Andrea Dini. 
La vicenda, dai tratti ancora poco chiari e su cui la magistratura è chiamata a fare luce, vede pesare sul governatore lombardo l’accusa di frode nelle pubbliche forniture. Secondo gli inquirenti Fontana sarebbe stato a conoscenza dell'operazione che la centrale di acquisti regionale Aria stava compiendo nell'acquisto dei camici in periodo di emergenza, nonostante il conflitto di interesse derivante dal fatto che la Dama Spa sia di proprietà del cognato. Per evitare polemiche, o per ragioni ancora da accertare e comunque in seguito ad una inchiesta di Report, il governatore avrebbe preferito tramutare parte della fornitura in una donazione nell’ambito dell’emergenza sanitaria in corso. Altro punto su cui si concentra l’indagine è rappresentato dai 25mila camici (dei 75mila totali) ritirati dal pacchetto da fornire a Regione Lombardia e ricollocati sul libero mercato. 
Scoperchiata la vicenda, la politica (e non solo) si è subito divisa tra sostenitore dell’operato di Attilio Fontana e gli avversari e oppositori. «Attilio Fontana indagato perché un'azienda ha regalato migliaia di camici ai medici lombardi. Ma vi pare normale? La Lombardia, le sue istituzioni, i suoi medici, le sue aziende e i suoi morti meritano rispetto. Malagiustizia a senso unico e "alla Palamara", non se ne può più», è stata la reazione a caldo del numero uno del Carroccio Matteo Salvini. A fare cerchio attorno al presidente Fontana sono accorsi molti altri esponenti politici, tra cui l’ex governatore lombardo Roberto Maroni, che in un tweet si è così espresso: «Attilio è una persona onesta e perbene, vittima di un'aggressione mediatica e giudiziaria a cui saprà (e sapremo) reagire con forza e determinazione»
Mentre le indagini proseguono, l’Italia si trova nuovamente spaccata su una questione che, come troppo spesso accade, si è già trasformata, oltre i ragionevoli limiti del merito della questione, in polemica politica.

Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo