Nove proposte sui migranti da Toti, Maroni e Zaia

Documento congiunto: stato emergenza e blocco flussi alla partenza

I Governatori di Veneto Liguria e Lombardia

I Governatori di Veneto Liguria e Lombardia Zaia, Toti, Maroni

Il primo provvedimento dovra certificare lo stato di emergenza

Genova, 12 set. (askanews) - Liguria, Lombardia e Veneto "non riconoscono le quote e le modalità di assegnazione a essi attribuite". Lo sottolineano i governatori Giovanni Toti, Roberto Maroni e Luca Zaia nel documento congiunto su immigrazione e sicurezza siglato oggi durante il vertice trilaterale di Genova. Sono nove i punti messi nero su bianco dai tre presidenti delle regioni di centrodestra. Le prime tre proposte al premier Renzi sono la dichiarazione di stato di emergenza "per inquadrare correttamente il fenomeno immigrazione che non deve essere gestito come evento ordinario ma emergenziale", il blocco dei flussi degli immigrati alla partenza "con la creazione di centri di prima accoglienza nei Paesi del Nord Africa" e la promozione di accordi bilaterali con i Paesi di origine per i rimpatri.

Il documento, inviato anche al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, prosegue poi con la richiesta all'Unione Europea di predisporre dei piani di miglioramento delle condizioni di vita nei luoghi di origine dei cosiddetti immigrati economici che ad oggi non hanno titolo di entrare in Europa, la conferma del reato di immigrazione clandestina, la possibilità di istituire nuovi centri di identificazione ed espulsione "solo tramite accordi bilaterali con le Regioni che diano il loro assenso", soluzioni ad hoc per le regioni di confine onde evitare tensioni sociali con una richiesta di "diminuzione delle quote dei richiedenti assegnate in fase di ripartizione", il ripristino del sistema relativo all'emigrazione regolare disciplinato dal sistema dei flussi e dal permesso di soggiorno "anche valutando la selezione dei flussi solo a favore di chi condivide pienamente la Carta dei valori di cittadinanza e di integrazione del 2007 del Ministero dell'Interno"e la revisione delle regole e delle dotazioni finanziarie della sanità internazionale.